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Litigò col nonno e ne provocò la morte: pena ridotta

Il reato contestato era l'omicidio preterintenzionale, anche se la Procura termitana in un primo momento aveva ipotizzato l'omicidio volontario

La prima sezione della Corte d’assise d’appello di Palermo, presieduta da Mario Fontana, ha ridotto la pena a Giuseppe Sunseri, imputato dell’omicidio preterintenzionale del nonno – suo perfetto omonimo – morto dopo essere caduto a seguito di una lite.

Il fatto risale al 2020 e avvenne a Trabia (Palermo): in primo grado Sunseri era stato condannato a 10 anni, adesso ne ha avuti 8. Il giovane, che oggi ha 28 anni, il 25 giugno 2020 aveva spinto contro un muro Giuseppe Sunseri senior, 80 anni, facendogli sbattere la testa: l’anziano era stato ricoverato all’ospedale Cimino di Termini Imerese ma dopo poco meno di due settimane, il 7 luglio, il suo cuore aveva cessato di battere. Il reato contestato era l’omicidio preterintenzionale, anche se la Procura termitana in un primo momento aveva ipotizzato l’omicidio volontario. Il legale dell’imputato, l’avvocato Giuseppe Minà, ha preannunciato ricorso in Cassazione.


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