Un buco da 1,1 miliardi sui conti della Regione. La Corte dei conti, scrive il Giornale di Sicilia, contesta la decisione del precedente governo Musumeci di spalmare in 10 anni invece che in tre il maxi-disavanzo scoperto a fine 2018 pari a 866.903.662 euro; nonché il finanziamento delle autolinee pubbliche e private in forza di una legge poi dichiarata illegittima dalla Corte costituzionale, eccependo spesa di 161.163.169 euro.
Elementi che rendono irregolare il bilancio regionale 2020 che dovrà essere corretto.
“La notizia di oggi circa la pronuncia della Corte dei conti sull’irregolarità del bilancio regionale 2020 – afferma il leader di Sicilia Vera – Sud chiama Nord, Cateno De Luca, non fa che confermare quanto abbiamo sempre denunciato, ovvero che i bilanci della regione sono farlocchi – lo ripetiamo da anni senza aver mai ottenuto risposte né dall’assessore Armao né dallo stesso Musumeci. Si fa riferimento ad uno squilibrio di circa un miliardo ma noi sappiamo che in realtà il buco è molto più profondo e su questo metteremo in atto un’operazione verità. Il vero falso è infatti nel rapporto tra le società della regione e il socio unico che è la regione stessa, lì si nasconde un buco enorme che vogliamo approfondire”.
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