Nascondono di essere stati sottoposti ad arresti domiciliari o altre misure cautelari minori per non perdere il diritto all'erogazione del reddito di cittadinanza. Un controllo incrociato delle banche dati ha consento di scoprire i presunti brogli: sei indagati rischiano, adesso, di finire a processo. Il pubblico ministero della procura della Repubblica di Agrigento, Gloria Andreoli, ha fatto notificare l'avviso di
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