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Omicidio del medico nell’Agrigentino: convalidato l’arresto, il bidello resta in carcere

La pistola è risultata essere stata rubata nel 1979

Il gip del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, ha convalidato l’arresto di Adriano Vetro, 47 anni, di Favara, reo confesso dell’omicidio del cardiologo Gaetano Alaimo, 65 anni, ucciso a colpi di pistola martedì pomeriggio nel suo studio medico.

Vetro, bidello in servizio in un istituto di Caltanissetta, ha ammesso di averlo ucciso dicendo di essersi sentito preso in giro perché il cardiologo non gli avrebbe rilasciato un certificato medico indispensabile per ottenere il rinnovo della patente di guida. I carabinieri hanno trovato un’arma nella sua abitazione, dove era andato subito dopo l’omicidio, che avrebbe usato per uccidere il medico. La pistola è risultata essere stata rubata nel 1979. Il difensore, l’avvocato Santo Lucia, aveva chiesto al giudice di applicargli i soli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico.

Il provvedimento sarà adesso impugnato al tribunale del riesame. Il procuratore facente funzioni di Agrigento, Salvatore Vella, e il pubblico ministero Elenia Manno, al contrario, avevano chiesto la convalida dell’arresto e la custodia cautelare in carcere. In giornata, inoltre, sarà conferito l’incarico a un medico legale per lo svolgimento dell’autopsia, in programma domani.


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