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Coniugi uccisi in casa nell’Agrigentino, fermato il figlio

La vittima, Giuseppe Sedita, proprio ieri sera, avrebbe dovuto festeggiare il pensionamento dal corpo forestale con una cena insieme con amici e familiari

I cadaveri di due coniugi sono stati trovati al terzo piano di un complesso di case popolari in contrada Stazzone, a Racalmuto. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri. Si tratta di Giuseppe Sedita e Rosa Sardo, rispettivamente di 66 e 62 anni, uccisi in casa a coltellate.

A scoprire i corpi è stata la figlia che aveva cercato inutilmente di mettersi in contatto con i genitori. I cadaveri erano per terra in salotto, a breve distanza l’uno dall’altro, in una pozza di sangue.

Il procuratore di Agrigento, Salvatore Vella, e la Pubblico ministero incaricata del caso, Gloria Andreoli, hanno firmato il fermo di indiziato di delitto nei confronti di Salvatore Sedita, 34 anni, figlio della coppia. L’uomo è finito in carcere al termine di un lungo interrogatorio ed è sospettato di essere l’autore del duplice omicidio. L’arma utilizzata potrebbe essere una mannaia da macellaio, trovata vicino ai corpi.

Si apprende da fonti della procura che nell’interrogatorio con Pm e Carabinieri, che si è svolto durante la notte, Sedita ha pronunciato frasi sconnesse, non fornendo nessuna spiegazione logica sull’accaduto. Il capo dell’ufficio Salvatore Vella e la Pubblico ministero Gloria Andreoli, nelle prossime ore, chiederanno al Gip la convalida del fermo di indiziato di delitto.

Giuseppe Sedita, proprio ieri sera, avrebbe dovuto festeggiare il pensionamento dal corpo forestale con una cena insieme con amici e familiari.

 


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