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Ayala: “Con l’arresto di Messina Denaro si chiude la stagione più tragica”

"Non dobbiamo - aggiunge - pensare che abbiamo sconfitto la mafia però, tale fatto, rappresenta la conferma che la mafia è in grande difficoltà. L'azione dello Stato deve continuare e cercare finalmente di sconfiggere questo fenomeno"

“E’ un grande successo dello Stato. Segna la chiusura di una stagione tremenda perché, Messina Denaro, era l’ultimo del cosiddetto gruppo dei corleonesi anche se lui è della provincia di Trapani ma, dal punto di vista della storia della mafia, era l’ultimo esponente purtroppo ancora in libertà, ma finalmente oggi non lo è più, della fase stragista che ha caratterizzato gli anni ’80 e il ’92-’93, con l’uccisione dei miei colleghi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e con le stragi di Firenze, Milano e Roma. Si chiude definitivamente quella stagione di cui lui era l’ultimo esponente”.

Lo afferma Giuseppe Ayala, che fu componente del pool antimafia a interris.it. “Non dobbiamo pensare che abbiamo sconfitto la mafia però, tale fatto, rappresenta la conferma che la mafia è in grande difficoltà. L’azione dello Stato deve continuare e cercare finalmente di sconfiggere questo fenomeno”, aggiunge. A distanza di trent’anni dall’arresto di Toto Riina, la cattura di Messina Denaro per Ayala è la conferma “della chiusura della stagione più tragica della lunga storia di Cosa nostra. Quella dell’uccisione di molti servitori dello Stato che avevano il solo torto di aver fatto il proprio dovere. Si conclude una stagione drammatica e sanguinaria. La cattura di Messina Denaro la chiude emblematicamente”.


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