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Eccidio di Scilla, Scicli ricorda i carabinieri Garofalo e Fava

A Scicli, città natale dell'appuntato dei carabinieri Vincenzo Garofalo trucidato assieme al collega Antonino Fava, si è commemorato il 29mo anniversario dell'eccidio di Scilla

Anche a Scicli, città natale dell’appuntato dei carabinieri Vincenzo Garofalo trucidato assieme al collega Antonino Fava, si è commemorato il 29mo anniversario dell’eccidio di Scilla. Una commemorazione che quest’anno, a due giorni dall’arresto dell’ex latitante Matteo Messina Denaro, ha assunto un significato ancora più pregnante. “L’eccidio di Scilla si colloca in un percorso di sangue all’interno di quel periodo storico caratterizzato da un attacco accanito e incessante che puntava a contrapporsi frontalmente e ferocemente allo Stato impegnato in una ininterrotta azione di contrasto del fenomeno mafioso” ha ricordato il colonnello Carmine Rosciano, comandante provinciale dell’Arma, che ha aggiunto: “L’arresto di due giorni fa dell’ergastolano Matteo Messina Denaro, ultimo rappresentante della mafia stragista ad essere catturato, costituisce simbolicamente la chiusura del cerchio di quella cruenta stagione”.

Alla commemorazione ha partecipato anche il sindaco di Scicli, Mario Marino. Il colonnello Rosciano ha voluto rivolgere un saluto al fratello e alla sorella di Vincenzo Garofalo, Salvatore e Loredana. L’appuntato sciclitano aveva 34 anni quando venne trucidato; lasciò moglie e due bimbi,  Guglielmo che all’epoca aveva sei anni e che oggi è un carabiniere, e Andrea che aveva appena un anno. “Noi tutti abbiamo il dovere di tributare, anche in queste forme, la nostra grandissima riconoscenza e gratitudine all’appuntato Vincenzo Garofalo, alla sua famiglia per l’immane perdita sofferta, e a tutte le donne e agli uomini che, come lui, hanno pagato con l’estremo sacrificio della vita la propria azione di contrasto alla mafia e ad ogni forma di illegalità“, perché, ha concluso il comandante provinciale dell’Arma di Ragusa, “il loro sacrificio non è stato vano, ma anzi è stato fondamentale per garantire a tutti noi di poter continuare a respirare l’aria limpida della democrazia e della libertà in un filo ideale di valori che unisce chi, ieri come oggi, ha scelto di dedicare il proprio impegno alla collettività, dando il proprio contributo per affermare i valori di fedeltà, dovere, coraggio, altruismo, giustizia, imprescindibili presupposti per assicurare la civile convivenza ed il progresso della comunità”.


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