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Editoria, Figec al fianco dei giornalisti del Giornale di Sicilia. Caronia: “Salvare testata”

L’editore dello storico quotidiano Giornale di Sicilia ha intenzione di ridurre ulteriormente la presenza dei giornalisti in organico ed eliminare l’edizione del lunedì

“L’editore dello storico quotidiano Giornale di Sicilia ha intenzione di ridurre ulteriormente la presenza dei giornalisti in organico ed eliminare l’edizione del lunedì. Una decisione che colpisce al cuore un pezzo di storia dell’informazione in Sicilia, mettendo a rischio la sopravvivenza di un organo d’informazione fondato nel 1860“. Lo affermano i consiglieri nazionali siciliani della Figec Cisal esprimendo solidarietà ai giornalisti del Giornale di Sicilia che hanno affidato al Cdr un pacchetto di dieci giorni di sciopero, dei quali il primo è scattato subito e impedirà l’uscita del giornale che domani non sarà in edicola. I consiglieri siciliani della Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione “comprendono l’esasperazione dei colleghi che in questi ultimi anni, con grandi sacrifici personali ed economici, hanno fatto vivere il giornale assicurandone l’uscita nelle edicole tutti i giorni: impresa – sottolinea la Figec – non sempre facile visto il progressivo assottigliarsi dell’organico. Adesso la ricetta proposta è sempre la stessa: ancora tagli, di organico o dell’edizione del lunedì, eventualità che inciderebbe profondamente sulle retribuzioni dei redattori”. “E dispiace molto – sottolinea la Figec Cisal – la replica al Cdr da parte dell’editore che liquida le rivendicazioni dei dipendenti riconducendo tutto alla dinamiche di una qualsiasi azienda che, come tale, deve rispondere a una esigenza di equilibrio economico-finanziario”. “È vero, – osserva la Figec Cisal – ma un giornale è anche un prodotto speciale, svolge una sua funzione sociale, parla alla gente che ne misura ogni giorno la credibilità, grazie all’impegno dei suoi giornalisti di cui occorre valorizzare professionalità ed esperienza tenendo fede all’impegno che la confluenza in un unico gruppo editoriale non sarebbe andata a scapito della salvaguardia dei livelli occupazionali. Siamo convinti che, dopo tanti sacrifici, possa essere trovata di comune accordo tra editori e redazione, una soluzione alternativa che non penalizzi ulteriormente i giornalisti, ansiosi di vedere finalmente presentare in piano di rilancio che allontani le nubi oscure sul futuro”.

“Se l’editore del Giornale Sicilia ritiene di dover penalizzare ulteriormente i giornalisti e i dipendenti della storica testata, fondata prima dell’Unità d’Italia e prima di quotidiani blasonati come il Corriere della Sera, sappia che forse la scelta da fare è quella di vendere le proprie quote ad un altro editore, magari più illuminato con capacità di investimento che finora l’attuale proprietà non ha dimostrato”. Lo afferma Marianna Caronia, capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana. “Il Giornale di Sicilia – prosegue – fa parte della storia della nostra regione e da sempre ha rappresentato un punto di riferimento per l’informazione regionale. Alcuni suoi giornalisti hanno anche pagato con la propria vita l’impegno rigoroso nel raccontare fatti di mafia. Non è minimamente pensabile che l’informazione del Giornale di Sicilia cartacea e on line possa scomparire. Esprimiamo la nostra solidarietà alla redazione, al comitato di redazione e a tutti i lavoratori della testata, auspicando una scelta industriale rapida che possa mettere in sicurezza tutte le professionalità dell’azienda editoriale”.


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