Si è concluso con successo il corso di aggiornamento sui problemi della disabilità e dell’inclusione sociale organizzato dalla Scuola per Assistenti Sociali “F. Stagno D’Alcontres”. Iniziato il 4 novembre scorso, questo percorso ha coinvolto 40 allievi fra assistenti sociali ed altri operatori (del mondo scolastico e del comparto socioassistenziale pubblico e privato), che hanno fruito gratuitamente di 80 ore di docenza articolate in lezioni gestite da docenti universitari ed esperti di settore e laboratori finalizzati alla “messa in opera” delle conoscenze acquisite.
Realizzato grazie alle partnership dell’Università degli Studi di Messina, dell’Ufficio IX U.S.R. Sicilia – Ambito Territoriale di Ragusa e all’Anffas della Regione Sicilia, il Corso ha ricevuto il finanziamento dalla Regione Siciliana e il patrocinio del Comune di Modica e dell’Ordine degli Assistenti Sociali della Regione Sicilia.
“Punti di forza del corso– dice il Direttore della Scuola, Dr. Gian Piero Saladino – si sono rivelati la qualità dei docenti (riconosciuta anche dai questionari di gradimento sottoposti ai discenti), la scelta di un programma interdisciplinare (inclusi gli ambiti sociale, psico-pedagogico, sociologico, giuridico e sanitario) e una intensa interazione fra allieviprovenienti da diversi contesti lavorativi che hanno lavorato insieme nella elaborazione di “progetti di vita” per disabili. I partecipanti, supportati da un tutoraggio efficiente ed efficace, hanno dimostrato interesse e assidua partecipazione e la Scuola ha confermato di essere punto di riferimento per la formazione post-universitaria nel sudest siciliano”.
A tenere le lezioni sono stati docenti universitari come il giurista Prof. Alberto Marchese e la sociologa Prof.ssa Silvia Carbone dell’Università di Messina, psicologi come Valeria Scibilia e Daniela Spadaro e psicoterapeuti come Tonino Solarino e Annalisa Monteleone, assistenti sociali come Fabio Conti e Fabio Sapienza e docenti di sostegno come la Prof. Angela Rapicavoli , neuropsichiatri come Gaetano Sgarlata e Giovanni Vaccaro, geriatri come Vito Amato (Direttore del Servizio di Igiene e Ambienti di Vita) e progettisti formatori come Guido Bodda, socio e membro del CdA della Coop. Sociale “Il Sogno di Una Cosa” di Collegno (TO).
La vivace testimonianza di Massimo Cappa e la brillante conclusione di Andrea Parasiliti sulla disabilità nella Letteratura hanno suggellato l’esperienza formativa con la dimostrazione oggettiva che, nonostante un problema di autismo o una patologia neuromuscolare, un investimento coraggioso di energie personali e un aiuto qualificato dei contesti familiare e professionale riescono ad evitare che un ostacolo possa precludere il progetto di una vita degna e significativa.
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