«Il governo regionale ha abolito, tra gli altri, l’Ufficio speciale per l’immigrazione, ma non la materia da esso trattata. Così come previsto dalla delibera di giunta, le competenze, infatti, passano al dipartimento competente, nel caso specifico a quello della Famiglia e delle politiche sociali».
Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, in merito alle polemiche sollevate da alcuni gruppi parlamentari dell’Ars dopo la soppressione di sei Uffici speciali.
«Quindi si tratta solo – prosegue il governatore – di una diversa organizzazione degli uffici che continueranno a interessarsi della stessa materia perché rientra nell’ambito della normale attività istituzionale di competenza del dipartimento di riferimento. È veramente paradossale che si attacchi il governo perché vuole rispettare la legge e i contratti di lavoro, ma anche per avere accolto le osservazioni della Corte dei conti. Gli Uffici speciali sono istituiti con delibera di giunta per far fronte a situazioni temporanee, non prevedibili, eccezionali».
«Volere continuare a mantenere in vita l’Ufficio speciale per l’immigrazione, che comunque sarebbe scaduto a fine anno – aggiunge l’assessore alla Famiglia Nuccia Albano – avrebbe comportato una spesa più rilevante per il personale e per la sua organizzazione, oltre che maggiori energie. E’ proprio singolare che i partiti di opposizione all’Ars chiedano la violazione della legge che disciplina l’organizzazione degli uffici: un regolamento adottato con il parere del Cga e registrato dalla Corte dei conti che non contempla gli Uffici speciali permanenti, ma che ne afferma l’eccezionalità e la temporalità di essi».
«L’Ufficio speciale per l’immigrazione – prosegue l’esponente del governo Schifani – ha trovato forza negli incarichi conferiti a tante professionalità esterne e all’assistenza tecnica che gli è stata garantita. Inserire la competenza nel più vasto servizio del dipartimento vuol dire darle continuità strutturale, senza interruzioni. Un’azione ben svolta con interventi mirati nei territori più esposti al fenomeno immigratorio dei lavoratori stagionali. Attività che sarà proseguita in sintonia con gli altri servizi dipartimentali e interdipartimentali. Il governo – conclude – ha avuto assicurazione da parte dei dirigenti generali della Famiglia, della Funzione pubblica e della Ragioneria generale, oggi auditi durante la riunione di giunta, che il passaggio delle competenze al dipartimento avverrà subito e senza alcun intralcio per garantire la continuità delle funzioni, l’attuazione dei progetti in itinere e le relative rendicontazioni».
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni