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Termini Imerese, uccise il marito con il cianuro: confermata condanna a 30 anni per Loredana Graziano

La madre della vittima: "Non posso perdonarla. Il nostro dolore resta incancellabile"

Confermata la condanna a 30 anni anche in secondo grado per Loredana Graziano, la donna che nel 2019 avrebbe ucciso il marito pizzaiolo Sebastiano Rosella Musico. Confermato anche il diritto al risarcimento e le provvisionali già disposte per i parenti della vittima, che si sono costituiti parte civile. Si tratta in tutto di circa 200 mila euro.

La vicenda, in un primo momento è stata archiviata come un caso di morte naturale. Il caso fu riaperto grazie alle rivelazioni di un amante dell’imputata, al quale avrebbe lei stessa confessato di aver avvelenato il marito. La versione è stata confermata dall’autopsia: vennero infatti trovate tracce di cianuro e di Coumadin, un farmaco anticoagulante nel corpo della vittima. A quel punto Loredana Graziano venne arrestata per omicidio volontario.

“La conferma della sentenza non può alleviare il dolore di madre. Forse solo il Signore può perdonare questa donna che mi ha privato di mio figlio – commenta Antonina Filicicchia, madre della vittima – Da lei, che è stata parte della nostra famiglia, non ho avuto nessun cenno di pentimento o segno di pietà. Io non posso perdonarla. Il nostro dolore resta incancellabile”.

La conferma della sentenza di condanna evidenzia la solidità del lavoro fatto nel primo grado di giudizio- commentano gli avvocati Salvatore Sansone e Provvidenza Di Lisi che assistono i familiari – Sarà ora compito della difesa delle parti civili intraprendere le opportune iniziative di legge per ottenere i giusti risarcimenti per il danno procurato con una condanna che è stata pienamente confermata dalla Corte di Assise di Appello”.


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