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Diciottenne picchiato da nove giovani, branco rischia il processo

Il giovane ha riportato fratture e lesioni ossee a entrambe le mani oltre a gravi traumi a cranio, torace e addome ed ecchimosi diffuse

Massacrato a calci e pugni dal branco per un banale litigio dovuto a campanilismo fra Aragona e Comitini: a farne le spese un ragazzo di 18 anni selvaggiamente picchiato da nove giovani che lo hanno lasciato per terra dopo avergli rotto gli occhiali e provocato fratture e gravi traumi.

Per quel brutale pestaggio, avvenuto nella notte fra il 25 e il 26 settembre del 2021 in piazza Umberto I, ad Aragona, piazza principale del paese, il pubblico ministero di Agrigento, Cecilia Baravelli, ha chiesto 9 rinvii a giudizio. L’accusa a carico di tutti gli imputati è di lesioni aggravate.

Il litigio fra la vittima e il branco, durante un sabato sera nella piazza della movida, sarebbe scaturito dal campanilismo, ossia, secondo la ricostruzione della vicenda, il giovane sarebbe stato preso in giro perchè comitinese.

Da lì una serie di battibecchi fino alle minacce e al brutale pestaggio in 9 contro uno. Il ragazzino sarebbe stato scaraventato a terra e colpito con calci e pugni al volto.

Il giovane ha riportato fratture e lesioni ossee a entrambe le mani oltre a gravi traumi a cranio, torace e addome ed ecchimosi diffuse. Le lesioni furono refertate dai medici con una prognosi di trenta giorni.

Il primo a colpirlo, secondo quanto denunciato dal giovane, sarebbe stato Gaziano, a seguire Rotolo e tutti gli altri che avrebbero infierito – è l’atto di accusa del pm – mentre si trovava a terra colpendolo ripetutamente anche per impedirgli di rialzarsi.


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