L’Assemblea regionale siciliana ha approvato un emendamento alla legge di stabilità che aumenta il sussidio a migliaia di lavoratori Asu grazie all’incremento delle ore di lavoro settimanali, riconoscendogli un contratto di lavoro per 36 ore settimanali, alla stessa stregua degli Asu del dipartimento dei Beni cultural. Per gli aumenti sono stati stanziati 3,6 milioni di euro per il 2024 e il 2025. L’estensione dell’aumento agli altri anni aveva visto contrario il governo, che però è andato sotto su due sub-emendamenti. “La strada è tracciata per un processo di reale stabilizzazione per gli Asu degli Enti locali – afferma Marianna Caronia, capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana – Come gruppo della Lega abbiamo sostenuto le norme approvate oggi dal Parlamento siciliano che finalmente equipara il trattamento degli Asu a tutto il personale della medesima platea”. “Forestali ed Asu: già nelle prime battute dell’esame della legge di stabilità a sala d’Ercole, il Pd, con le opposizioni, ha saputo dare risposte concrete a queste due categorie che però devono essere impiegate di più e meglio dalla Regione e dalle amministrazioni locali”, ha detto a sua volta Michele Catanzaro capogruppo del Pd all’Ars.
Una norma per garantire il servizio ai lavoratori dei Beni culturali utilizzato negli enti locali e nel comparto del privato sociale grazie all’integrazione oraria fino a 36 ore settimanali. È quanto prevede il disegno di legge approvato all’Ars su indicazione del deputato regionale di Fratelli d’Italia Carlo Auteri, d’intesa con gli assessori Francesco Paolo Scarpinato e Marco Falcone.
“Abbiamo così garantito i lavoratori Asu dei beni culturali e anche del privato sociale – sottolinea l’on. Auteri – e adesso puntiamo alla stabilizzazione di lavoratori che sono ormai fondamentali per lo svolgimento delle attività amministrative degli enti locali”.
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