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Estinta interdizione: Totò Cuffaro potrà ricandidarsi

"Il tempo per le candidature è finito. Adesso potrò tornare a fare il medico", commenta l'ex Governatore della Sicilia

Il tribunale di sorveglianza di Palermo ha dichiarato “estinta” la pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici per l’ex presidente della Regione Siciliana Totò Cuffaro, che già nel settembre scorso aveva ottenuto la riabilitazione da due condanne subite. La prima è per il reato di diffamazione nei confronti del magistrato Francesco Taurisano e la seconda è quella arrivata nel processo sulle talpe alla Dda di Palermo per favoreggiamento aggravato dall’avere agevolato la mafia. Adesso potrà ricandidarsi ma ha già sottolineato che il tempo per le candidature è finito e “potrò tornare a fare il medico“.

Amo questa terra ed amo la politica. So di aver commesso molti errori e per i quali ho pagato un prezzo altissimo – commenta in una nota Totò Cuffaro – Coltivo il diritto, e credo anche il dovere, di potere continuare ad essere utile, per questo mi sono speso e mi sto spendendo per affermare un partito di ideali e di valori: la Democrazia Cristiana. Un partito che voglio che sia Nuovo, Giovane e Donna. Un partito dal cuore antico che abbia la voglia e la forza di fare “un assalto alla disumanità e all’indifferenza”. La DC dovrà avere necessariamente un contenuto democratico-sociale, ispirato ai principi cristiani, fuori da questi termini penso non avrà mai il diritto ad una vita propria: rischia di diventare un’appendice di altri partiti. La Democrazia Cristiana è un’ideale, un’evoluzione di idee, una convinzione di coscienze, una speranza di vita. Confermo con determinazione che il mio tempo per le candidature è finito. Potrò tornare a fare il medico. Impegnerò tutte le mie forze affinché la Democrazia Cristiana, oggi una realtà in Sicilia, possa diventare anche una realtà nel paese. È questo il mio sogno e chiederò a Don Luigi Sturzo che mi aiuti affinché diventi realtà. E se riusciamo a far rinascere la DC, chissà che non sia il miracolo per farlo divenire finalmente Santo“.

L’ex presidente della Regione siciliana è tornato in libertà nel dicembre 2015 dopo avere trascorso quattro anni e 11 mesi nel carcere di Rebibbia. Adesso avrà diritto all'”elettorato passivo” e quindi alla possibilità di candidarsi. I giudici hanno accolto la tesi dalla difesa dell’ex governatore siciliano, rappresentata dal legale Marcello Montalbano, che aveva presentato opposizione rispetto a una prima ordinanza emessa dallo stesso collegio il 13 settembre 2022. Con un primo pronunciamento il tribunale aveva concesso la riabilitazione per Cuffaro, che ora guida la Democrazia cristiana in Sicilia, mantenendo l’interdizione dai pubblici uffici in virtù di una norma della legge “Spazzacorrotti”.

La legge è stata voluta dall’ex ministro del Movimento 5 Stelle, Alfonso Bonafede e non consente l’estinzione dell’interdizione contestualmente alla riabilitazione. Di conseguenza, i tempi della riabilitazione scattano soltanto dal momento dell’emanazione del provvedimento che riabilita il condannato. Quindi, sarebbero dovuti trascorrere altri sette anni per ottenere la cancellazione dall’interdizione dai pubblici uffici. Secondo i difensori di Cuffaro aveva maturato il diritto alla riabilitazione già prima dell’entrata in vigore della “Spazzacorrotti”. I giudici hanno riconosciuto il principio della irretroattività delle penali sfavorevoli.

“Totò Cuffaro ha sempre avuto fiducia nella giustizia, ha accettato la pena, l’ha scontata in silenzio e oggi, finalmente, dopo anni di attesa, è arrivata la piena riabilitazione. Una bella notizia per il nostro commissario e la sua famiglia, per la Democrazia Cristiana, per i siciliani che non hanno mai smesso di credere in lui. Adesso, tutti insieme, continuiamo a lavorare nel percorso da lui tracciato e proseguiamo nel far crescere ancor di più la Dc”. Lo dichiara l’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, Nuccia Albano.

“Nessun dubbio per chi come noi ha sempre riposto grande fiducia nella giustizia, alla fine ce l’abbiamo fatta convinti che l’amico Totò Cuffaro meritava a pieno titolo di tornare nell’agone politico attivamente e da protagonista scegliendo, laddove lo desideri, se farlo o meno. Sono felice perché si è finalmente chiusa una pagina che ha provocato dolore, tristezza e sconforto, ma mai sfiducia nelle Istituzioni. Sono convinto che la Sicilia ha bisogno della capacità e della visione politica che solo un uomo con esperienza come Totò Cuffaro riuscirà a fare. Mi auguro che la sua scelta sia quella di tornare a fare politica attiva, continuando a dare rigore al nostro partito e infondendo coraggio a tutti quelli che tanto hanno bisogno di leader carismatici e competenti”. Lo dichiara l’assessore regionale agli Enti Locali, Andrea Messina.


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