Il Gup del tribunale di Palermo Maria Cristina Sala ha dichiarato il non doversi procedere per una sola dei dieci imputati del procedimento per la gestione dell’Ast, azienda siciliana trasporti, rinviando a giudizio gli altri nove.
Nell’inchiesta, denominata “Gomme lisce” e coordinata dal pool della Procura diretto dall’aggiunto Sergio Demontis, si ipotizzano una serie di reati (dalla turbativa d’asta al falso) legati alla conduzione delle gare, da parte della società interamente partecipata dalla Regione Sicilia. La dirigente scagionata è Teresa Maniscalco, in forza all’ufficio legale e difesa dall’avvocato Michele De Stefani. Gli altri saranno invece processati in tribunale, dalla terza sezione, a partire dal 5 giugno: si tratta di Giuseppe Carollo, che faceva parte dell’ufficio legale e affari generali; dei componenti della commissione di gara per l’assegnazione dell’incarico di revisore, Giovanni Amico, Giovanna Monteleone e Beatrice Manno; dell’amministratore di fatto della società Porzimark di Cannara (Perugia), Alessio Porzi. Ci sono poi Alberto Carrotta e Massimo Albanese, rispettivamente amministratore di fatto e referente della società Officine del turismo srl (poi Alc 14 srl); Orsola e Salvatore Porretto della Holding Turismo srl.
Col rito immediato (chiesto da loro stessi) sono già a giudizio l’ex direttore generale Ugo Fiduccia, l’ex presidente Gaetano Tafuri e Teresa Salamone, altra componente l’ufficio legale. Probabile che il processo già aperto – rinviato, il 2 gennaio, per un problema di notifiche – possa essere riunito, dato che è in corso davanti alla terza sezione del Tribunale.
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