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Autonomia, 20.000 copie dello Statuto siciliano distribuite a studenti

L’iniziativa è della Fondazione Sicilia e del Centro studi Giuseppe La Loggia ed è stata annunciata questo pomeriggio nel corso di una tavola rotonda che si è tenuta a Palazzo Branciforte per discutere di Autonomia differenziata e Regioni a Statuto Speciale

Lo Statuto siciliano distribuito agli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori dell’Isola per conoscere le peculiarità dell’Autonomia e poterle inserire all’interno del dibattito attuale sul regionalismo differenziato. L’iniziativa è della Fondazione Sicilia e del Centro studi Giuseppe La Loggia ed è stata annunciata questo pomeriggio nel corso di una tavola rotonda che si è tenuta a Palazzo Branciforte per discutere di Autonomia differenziata e Regioni a Statuto Speciale. Il volume sarà stampato in 20 mila copie e contiene un’introduzione scritta da Enrico La Loggia, già ministro degli Affari regionali e presidente onorario del Centro Studi.

“Abbiamo pensato di donarlo agli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori dei capoluoghi siciliani con l’obiettivo non solo di divulgarlo ma anche di suscitare un dibattito proprio ora che nelle altre regioni hanno chiesto di realizzare il regionalismo differenziato”, spiega La Loggia. “Oggi si discute di Autonomia differenziata”, spiega ancora l’ex ministro che promosse il Decreto legislativo del 2005 (numero 241) sull’attuazione dell’attuazione dell’articolo 37 dello Statuto e trasferimento di competenze ma rimasto inattuato, “non siamo contrari alla possibilità che altre regioni possano avere devolute altre funzioni o competenze dello Stato, ma non prima che si completino le procedure relative alle norme di attuazione che riguardano Sicilia, Sardegna, Valle D’Aosta, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia”.

Serve, dunque, conoscere le ragioni del proprio statuto autonomistico per contrastare un progetto di autonomia differenziata che cozza anche con la Costituzione.

Nel corso dell’incontro è stato ricordato, infatti, cosa preveda l’articolo 3 della Carta fondamentale della Repubblica ovvero che il suo compito è “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

“Sino a quando un cittadino di un piccolo paese di montagna della provincia siciliana non avrà le stesse opportunità in materia di sanità, scuola, asili nido, trasporti, assistenza agli anziani e portatori di handicap della città di Milano non è possibile realizzare il regionalismo differenziato, così come previsto dalla costituzione e come auspicato sin dall’inizio della Repubblica con il suo primo presidente De Nicola”, ha detto La Loggia. “Bisogna contrastare le attuali spinte centrifughe delle Regioni che con le loro divaricazioni stanno già creando disparità nell’esercizio dei diritti fondamentali dei cittadini italiani, ad esempio quello alla salute – come si è visto nel corso della pandemia – confermando le preoccupazioni sulla tenuta dell’unità nazionale”, ha aggiunto Pietro Massimo Busetta, presidente della Fondazione La Loggia.

“Abbiamo aderito con entusiasmo all’iniziativa promossa dal Centro studi La Loggia”, afferma il presidente della Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore, “perché siamo profondamente convinti dell’importanza di dotare gli studenti di tutti gli strumenti necessari per la loro crescita culturale. In questo senso lo Statuto siciliano rappresenta un tassello fondamentale per conoscere e capire la nostra Isola e i suoi principi fondanti. È un dato di fatto che dello Statuto si parli ancora troppo poco nelle scuole: ci auguriamo che questo sia il primo passo per la sua diffusione e il suo studio”. 


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