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Nasce il progetto del primo museo d’Europa della lotta alle mafie

Parte da Palermo grazie all’iniziativa della Fondazione Falcone

Un luogo che non sia un semplice custode di reliquie, ma di strumenti capaci di incontrare e sollecitare gli studenti, le nuove generazioni e il resto della comunità in un nuovo patto culturale per la legalità.

È con questo intento che nasce il progetto del primo museo d’Europa della lotta alle mafie. Il progetto nazionale “Museo del presente e della memoria della lotta alle mafie / Dedicato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino” parte da Palermo, grazie all’iniziativa della Fondazione Falcone, in collaborazione con il Comune di Palermo e la Città Metropolitana di Palermo, che ha messo a disposizione la sede di Palazzo Jung, a pochi metri dai luoghi di nascita dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Inoltre, sono previste due ulteriori sedi, a Roma e Bolzano. Da qui, il coinvolgimento nel progetto nazionale anche del Comune di Roma e della provincia autonoma di Bolzano.

Non sarà solo un museo della memoria ma uno spazio fluido di incontro e di riflessione per un nuovo patto generazionale a sostegno della legalità. Accogliendo l’idea della presidente della Fondazione, Maria Falcone, abbiamo immaginato questo luogo come un osservatorio privilegiato per raccontare le storie e il sacrificio di chi ha combattuto il crimine organizzato e per testimoniare la reazione culturale e l’impegno civile che, sulla scia del coraggioso esempio di quegli eroi, hanno animato una lunga e proficua stagione di resistenza alla mafia da parte della comunità, fino a rendere oggi Palermo un punto di riferimento per l’affermazione della legalità. Gli studenti e i giovani saranno protagonisti attivi di quello che auspichiamo possa divenire un museo interattivo, narrante e itinerante che, oltre a portare la nostra storia in altre città italiane, si proponga come luogo di ospitalità e di riflessione per i turisti, il mondo del lavoro, le imprese e i cittadini. Ringrazio la Fondazione Falcone per questa proposta progettuale ed assicuro la collaborazione del Comune e della Città Metropolitana che metterà a disposizione Palazzo Jung come sede principale del Museo. Sono, infine, sicuro che, sul meritorio impulso della Fondazione Falcone, non mancheranno altre autorevoli collaborazioni istituzionali ed associative, destinate a rafforzare ulteriormente il significativo progetto“, afferma il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla.

A trent’anni dalle stragi mafiose d’Italia abbiamo voluto dare vita ad un museo dedicato alla vita, alla memoria e al presente della lotta alle mafie, dedicato a Giovanni Falcone e a Paolo Borsellino, a tutte le vittime di mafia. Uno spazio culturale speciale che unisca le istituzioni, in testa la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri, privati e altri musei partner. Un museo vitale, spalancato ai giovani, utile speriamo per la comunità studentesca, dove fare incontrare le generazioni di europei e italiani, nelle tre città per noi simbolicamente e realmente più forti“, così Maria Falcone, Presidente della Fondazione Falcone, presenta il progetto strategico nel trentesimo anniversario delle stragi mafiose d’Italia. Continua: “Il museo sarà aperto dapprima a Palermo, subito di seguito a Roma e a Bolzano, in un nuovo patto culturale per la legalità, un progetto di comunità dove i privati e il pubblico contribuiranno alla realizzazione degli spazi e del programma nel tempo, pensato per essere un bel posto dove trovarsi, prodotto secondo nuovi e innovativi linguaggi, dall’arte di ogni tempo e al design globale, alla fotografia d’autore, con partner d’eccezione che presto presenteremo. È anche per noi il giusto riconoscimento alle città del coraggio, che hanno saputo negli anni trovare la forza di reagire ai ricatti criminali, con grande passione civile, impegno sociale e autonomia culturale“, invita Maria Falcone a seguire la strada intrapresa già negli ultimi anni e in occasione dello scorso anniversario del 23 maggio.

Il progetto, promosso in esclusiva dalla Fondazione Falcone, di cui è consigliere di riferimento Vincenzo Di Fresco, è diretto da Alessandro De Lisi, curatore generale per le attività culturali della Fondazione Falcone, mentre la progettazione degli spazi museali è dell’architetto Chiara De Battista.

Palazzo Jung è una cerniera urbana tra piazza Magione, via Lincoln, l’Orto Botanico, il mare e, a pochi metri, il complesso monumentale dello Spasimo: tutto il piano terra, il giardino coi ficus centenari e gli spazi del verde mediterraneo sono oggetto del progetto straordinario del museo “mutante” sul presente della lotta alle mafie: un laboratorio dove sperimentare nuovi linguaggi e strumenti sociali, culturali e artistici per promuovere una memoria che impegna tutti, giovani e comunità contro i ricatti mafiosi.

Il museo di Palazzo Jung sarà diviso in 5 sezioni e una di queste sarà quella della “Biografia espansa” che racconterà storia e legami sociali di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. A Roma, invece, il museo della lotta alle mafie sorgerà all’interno di un appartamento, un bene confiscato alla mafia romana, a pochi passi dai Musei Vaticani. Mentre per la sede di Bolzano si ipotizza uno spazio di coworking civile della comunità, dove arte, design, ricerca per le politiche attive agiscono a difesa dell’ambiente.


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