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Il pizzino di Messina Denaro in cui attacca la figlia: “degenerata nell’infimo”

La “lettera” è stata spedita il 15 marzo 2022, si intitola “Un abbraccio a tutti”

Ecco uno dei pizzini che il boss  allora latitante Matteo Messina Denaro scriveva ai suoi familiari, in primis a sua sorella Rosalia Messina Denaro, arrestata oggi con l’accusa di associazione mafiosa.

La “lettera” è stata spedita il 15 marzo 2022, si intitola “Un abbraccio a tutti” ed è tra quelle allegate alla misura disposta dal gip: “Un Abbraccio a tutti. Poco tempo fa leggendo il giornale vedo un necrologio che vi allego, vi spiego il mio pensiero. Prima vi faccio una premessa, se no non capite. Questo Leonardo era un amico di nostro padre, lo conoscevo pure io comunque. È morto qualche anno fa. La persona che si firma, io non la conosco ma è la nipote. Anche se non le conosco queste nuove generazioni, mi sono sempre tenuto informato sui familiari di chi è combinato come noi, per sapere che fine hanno fatto. Ah, questa ragazza è cresciuta senza padre, lo arrestarono il padre quando lei era molto piccola e non è ancora uscito visto che ha l’ergastolo. Questa ragazza dai conti che faccio è poco più grande di Lorenza; quindi stessa generazione, e sicuramente si conoscono anche perché andavano nello stesso liceo negli stessi anni“.

“Quello che so di questa ragazza: è cresciuta con la madre, avranno avuto incomprensioni – scrive ancora Matteo Messina Denaro – ovviamente, ma ha studiato, ha fatto il liceo scientifico, poi si è laureata in architettura credo, e oggi lavora sfruttando la sua laurea. Fu sempre fidanzata con lo stesso ragazzo un paio di anni fa si è sposata con lo stesso e la scorsa estate ha avuto una bambina. Vi ho raccontato la storia di lei perché ha fatto il necrologio, ma vi potrei raccontare la storia di tante con il padre assente e della stessa generazione, perché sono informato di tutte quelle a cui manca il padre. Ebbene, nessuno ha fatto la fine di Lorenza, sono tutte sistemate, che voglio dire? È l’ambiente in cui cresci che ti forma, e lei è cresciuta molto male. Ma la cosa che mi ha fatto più senso è la frase finale di questa Martina, mi ha colpito questa frase ed è per questa frase che vi sto scrivendo. Lei dice: “Onorata di appartenerti nonno. Ma lo capite? Significa che la mancanza del padre non è di per sè motivo di degenerazione educativa, è solo Lorenza che è degenerata nell’infimo, le altre di cui so sono tutte cresciute onestamente. La nipote dice al nonno “Onorata di appartenerti”, e lei cosa ha fatto al padre, cioè a me? Ma va bene così, non ho più nulla da recriminare. A oggi i Van Gogh sono due, l’altro fu il 29 novembre 2021. Allego per fragolone, vi prego fateglielo avere”.


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