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“Giustizia allo sfascio”: da Palermo i sindacati aderiscono al presidio di domani a Roma

Sosteniamo l'iniziativa: dal governo silenzio assordante. Non possiamo essere presenti, penalizzati dal costo dei biglietti aerei

“Giustizia allo sfascio”: da Palermo Fp Cgil, Cisl Fp e Uilpa aderiscono al presidio di domani a Roma. “Sosteniamo l’iniziativa: dal governo silenzio assordante. Non possiamo essere presenti, penalizzati dal costo dei biglietti aerei”.
Palermo 6 marzo 2023 – “Giustizia allo sfascio”. Anche Fp Cgil Cisl Fp e Uilpa aderiscono da Palermo al presidio che si terrà domani a Roma dalle 12 alle 15 a piazza Benedetto Cairoli, nei pressi del dicastero di via Arenula, promossa dalle sigle nazionali Cgil-Cisl-Uil Giustizia.
Avremmo voluto partecipare di presenza all’iniziativa per far sentire la vocede delle lavoratrici e dei lavoratori palermitani del ministero della Giustizia Non potremo farlo a causa del costo insostenibile dei biglietti degli aerei, che rappresenta un ulteriore elemento di discriminazione degli abitanti dell’Isola rispetto al resto del Paese”, dichiarano Anna Maria Tirreno per la Fp Cgil Palermo, il segretario generale Giuseppe Barone e Nino Leti per la Cisl Fp Palermo Trapani e Alfonso Farruggia per Uilpa.
Sosteniamo, come Palermo, l’iniziativa di Roma in quanto dall’ insediamento del nuovo governo nulla si è mosso rispetto alle tante criticità sottolineate dal sindacato. Pur avendo fornito ampia disponibilità al dialogo, le sigle sindacali non hanno ancora ricevuto risposte dall’amministrazione”, aggiungono Tirreno, Barone, Leti e Farruggia.
Le questioni sul tappeto sono tante. I sindacati rivendicano nei confronti del ministero della Giustizia guidato da Carlo Nordio misure per migliorare innanzitutto i servizi, come l’ampliamento degli organici di tutti i dipartimenti, un piano straordinario di assunzioni e la stabilizzazione dei precari. E poi, le rivendicazioni di carattere economico: sbloccare il pagamento del salario accessorio del 2019 per il personale degli archivi notarili, quello del 2020 e 2021 per tutti i lavoratori della Giustizia e l’apertura di un tavolo per il salario accessorio 2022 e 2023. Serve sbloccare le progressioni economiche orizzontali concordate a luglio 2022 e i passaggi dentro e tra le aree, per l’applicazione degli accordi già sottoscritti e delle norme di legge.
Infine – concludono Fp Cgil Cisl Fp e Uilpa – si chiede l’apertura di un confronto per la definizione del contratto integrativo e lo scorrimento della graduatoria ex art.21 quater per i funzionari Nep. Anche con i nuovi vertici della Giustizia non pare che sia cresciuta in nessun modo la sensibilità nei confronti dei problemi che affliggono da sempre il settore, primo fra tutti l’attenzione al lavoro degli operatori con tutte le criticità note da anni e mai avviate verso una strutturale risoluzione”.


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