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Migranti, iniziata la rimozione dei barconi abbandonati a Lampedusa

Intanto la Protezione civile regionale ha inviato beni di prima necessità sull’isola per aiutare a fronteggiare le straordinarie necessità

Iniziata a Lampedusa la rimozione dei barconi usati dai migranti e abbandonati sulle spiagge dell’isola. A interessarsi per una soluzione del problema era stato il presidente della Regione Renato Schifani, che proprio domenica scorsa si era recato nelle Pelagie per rendersi conto direttamente della situazione, dopo la raffica di sbarchi dell’ultimo periodo.

Schifani aveva sollecitato l’intervento dell’Agenzia delle dogane, competente in materia, affinché venisse avviata la rimozione delle carcasse. E proprio da stamattina le “carrette” vengono caricate su un camion e portate con il traghetto di linea sulla terraferma per il successivo smaltimento.

Schifani, insieme al capo dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione del Viminale Valerio Valenti e al dirigente generale della Protezione civile della Presidenza della Regione Salvo Cocina, ha visitato l’hotspot di contrada Imbriacola, ormai al collasso dopo i continui arrivi quotidiani di migliaia di persone.

Nel corso della sua permanenza sull’isola, Schifani aveva anche preso l’impegno con il sindaco Filippo Mannino, di istituire un Punto di primo intervento pediatrico (funzionante h24, sette giorni su sette) per garantire l’assistenza sanitaria alla fascia di popolazione più giovane. E in tal senso, su disposizione del presidente della Regione e dell’assessore alla Salute Giovanna Volo, l’Asp di Palermo ha già pubblicato il bando (che scade lunedì 21 marzo) per la selezione dei medici.

Intanto la Protezione civile regionale, su input del presidente Schifani, ha inviato beni di prima necessità sull’isola (indumenti, biancheria, coperte termiche, scarpe) per aiutare a fronteggiare le straordinarie necessità.


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