“La scorsa settimana aveva avuto un malore ed era svenuto mentre correva insieme a un amico, i genitori mi avevano detto che non lo avrebbero mandato agli allenamenti nell’attesa di alcuni accertamenti. Ieri me lo sono visto spuntare e gli ho chiesto come stesse, mi ha detto che stava bene“. Simone Barone, coach di Davide Licata, il ragazzino di 12 anni morto durante una seduta di allenamenti di basket alla scuola Guarino di Favara, rivela che nei giorni scorsi ci sarebbe stata un’avvisaglia tanto che il ragazzino, in seguito allo svenimento, aveva sospeso gli allenamenti.
L’istruttore racconta i tragici istanti del malore. “Avevamo concluso la sessione di allenamento e stavamo preparando la partitella conclusiva, a un certo punto si è sentito male ed è caduto. Abbiamo chiamato l’ambulanza che è arrivata dopo pochi minuti, nel frattempo abbiamo provato a rianimarlo”. Sulla vicenda la procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta: il pm Giulia Sbocchia e il procuratore reggente Salvatore Vella hanno disposto l’acquisizione del certificato di idoneità del giovane atleta.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni