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A Palermo la direzione nazionale del Soccorso alpino. Presenti i rappresentanti delle diverse regioni d’Italia

La Direzione nazionale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico si è riunita per una riunione operativa e per pianificare le prossime attività del Corpo

La Direzione nazionale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, ente che effettua soccorsi tecnici negli ambienti impervi del territorio nazionale con 7000 operatori altamente specializzati, si è riunita quest’oggi a Isola delle Femmine, in provincia di Palermo, per una riunione operativa e per pianificare le prossime attività del Corpo.

Alla riunione partecipano i rappresentanti della Direzione nazionale provenienti da diverse regioni d’Italia e, tra i vari argomenti trattati, è stato anche fatto il punto sulle attività del servizio regionale siciliano del Soccorso Alpino e Speleologico, servizio che tra il 2021 e il 2022 ha registrato un aumento di oltre il 50% degli interventi tecnici di soccorso – sanitari e non – effettuati sul territorio siculo, con un trend in costante aumento già dai primi mesi del 2023. Operazioni spesso portate a termine grazie alla proficua collaborazione con gli altri Enti dello Stato presenti sul territorio.

“La presenza della Direzione nazionale in Sicilia – ha dichiarato il presidente regionale Leonardo La Pica – ci gratifica per il lavoro che abbiamo svolto finora e conferma il valore e la qualità del servizio che offriamo ai frequentatori di tutte le attrazioni naturalistiche siciliane”.

“Siamo contenti quest’oggi di essere in Sicilia per un appuntamento così importante per il nostro Corpo” ha affermato il presidente nazionale del CNSAS, Maurizio Dellantonio. “Il Soccorso Alpino e Speleologico è un ente distribuito capillarmente dal nord al sud Italia ed è importante per noi essere presenti oggi in Sicilia dove, di anno in anno, riscontriamo un numero crescente di interventi e dove spesso viene sottovalutato il terreno impervio che caratterizza il territorio da parte di turisti e frequentatori non abituali dell’ambiente outdoor”.


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