Un disegno di legge per rendere viva la memoria di Norman Zarcone, giovane dottorando di ricerca che il 13 settembre del 2010 si tolse la vita gettandosi da una finestra dell’Università di Palermo. Per ricordarlo la parlamentare Valentina Chinnici, prima firmataria del ddl, ha depositato una norma a sostegno della “Norman Zarcone Rock Orchestra”, associazione che, attraverso la musica, promuove la memoria di Norman offrendo a tanti giovani artisti l’occasione di formarsi ed esibirsi e mostrare così il proprio valore, lo stesso che Norman credeva non gli sarebbe mai stato riconosciuto all’interno delle istituzioni universitarie.
“Ringraziamo Valentina Chinnici e tutto il gruppo parlamentare all’Ars che ha sottoscritto il ddl- dichiarano Antonio Ferrante e Norman Ferrara, promotori della norma- per il sostegno ad una norma che, se approvata, renderà vivo il ricordo di Norman e del suo sacrificio e, contemporaneamente, darà a tanti giovani artisti quell’occasione che a lui, purtroppo, è stata negata”. “Auspichiamo il sostegno da parte di tutto il parlamento siciliano e dei tanti giovani che, come Norman, hanno lottato e lottano affinché le uniche logiche a prevalere all’interno non solo dell’ambiente universitario ma di ogni professione siano quelle del talento, della formazione e della competenza perché nessun giovane debba mai più vedere infranti i propri sogni al punto di rinunciare alla sua stessa vita”.
“Apprendo che è stato presentato un disegno di legge all’Assemblea regionale siciliana al fine di far conoscere e divulgare l’attività di Norman Zarcone sia come filosofo, che come musicista e giornalista (Norman era infatti anche giornalista e a lui l’Ordine ha intestato due borse di studio per aspiranti pubblicisti), attraverso manifestazioni, convegni, eventi promossi dall’Associazione Norman Zarcone Rock Orchestra. Non posso che plaudere a questa iniziativa sperando che stavolta ogni passaggio parlamentare venga compiuto in maniera bipartisan, al di là di singoli interessi territoriali o di schieramento politico, perché la memoria di Norman, il suo messaggio lacerante, attraversano ogni logica di appartenenza, ogni barricata, ogni fronte ideologico”. Lo afferma Claudio Zarcone, padre del dottorando di ricerca suicida, Norman, il giovane che il 13 settembre del 2010 si tolse la vita gettandosi da una finestra dell’Università di Palermo, per protesta contro i ‘baroni dell’ateneo’ e l’assenza di futuro.
“Purtroppo va ricordato – aggiunge – che in quattro legislature sono stati presentati, trasversalmente ai partiti, quattordici disegni di legge (compreso quest’ultimo) tenuti dentro gli archivi di Palazzo dei Normanni. Appellarmi al senso del dovere, al superamento delle logiche partitiche, sarebbe uno sterile esercizio di retorica, tuttavia confido nel significato più vero della politica, con la speranza che finalmente un disegno di legge diventi legge. L’Associazione che porta il nome di Norman è formata da giovani musicisti e intellettuali che lavorano con fatica e difficoltà infinite per far giungere un messaggio di meritocrazia e libertà, se non si capisce questo, se si vuole rimanere nelle secche dell’indifferenza, niente avrà più un senso spendibile. Tutti i partiti hanno presentato disegni di legge per tredici volte, oggi è la quattordicesima e non posso che sperare in un buon esito, per una causa che non è solamente di Norman Zarcone, ma di tutti i Norman d’Italia. E sono tanti”.
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