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Migranti, il sindaco di Pozzallo: “Stato emergenza? Spot come a Cutro”

Secondo il sindaco di Pozzallo senza uno stretto rapporto tra enti locali e ministero, senza una politica estera efficace e senza la stretta connessione con l'Europa, "la prossima stagione estiva sarà drammatica"

“Servirebbe un bagno di realtà, mi sembra che questo governo sia ancora prigioniero di una politica pre-elettorale. Ma ora governano, non sono più opposizione”.

Il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, commenta così ad AGI la dichiarazione di stato di emergenza per l’immigrazione, ritenendo non siano stati affrontati in realtà i temi salienti: politica estera, rapporti con Europa e dialogo tra ministero dell’Interno e Comuni. “A quanto pare, ma mi riservo di approfondire, si brancola ancora nel buio; un altro provvedimento spot che evidenzia l’impotenza e la poca lucidità. Servono provvedimenti pratici e concreti”.

Secondo il sindaco di Pozzallo senza uno stretto rapporto tra enti locali e ministero, senza una politica estera efficace e senza la stretta connessione con l’Europa, “la prossima stagione estiva sarà drammatica”. Incalza Ammatuna: “La premier Meloni vuole davvero affrontare i temi con Orban o si metterà al lavoro con Francia, Spagna e Germania? E poi, cosa ci vuole a proporre una missione internazionale? Certo, per le ricollocazioni magari servirà un po’ di tempo di lavoro in più, ma è in questi tre temi che secondo me si deve agire efficacemente”.

E potenziare i centri di espulsione? “Se questi sono i provvedimenti con cui si intende affrontare il tema, direi – dice ancora ad AGI – che si brancola nel buio. Un altro provvedimento spot come Cutro. Questo governo ha altri 4 anni davanti. Che si rendano conto degli errori commessi e inizino a porvi rimedio. Ripartendo dai Comuni, tornando a un dialogo diretto”.


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