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Giornata della Memoria sull’eruzione dell’Etna, la legge rimane in piedi dopo il vaglio della Consulta

Marano: “Grande Soddisfazione, già al lavoro per celebrarla sempre meglio”

“La legge sulla Giornata della memoria sull’eruzione dell’Etna del 1669 resta in piedi dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale e il prossimo anno ci sarà una celebrazione in grande stile con una mostra e numerosi eventi collaterali”.

Lo afferma la deputata regionale del M5S Jose Marano, prima firmataria della legge 8 del 13 aprile 2022, rimasta pienamente in vigore dopo il vaglio della Consulta, che ha mantenuto in piedi l’intero impianto normativo, rilevando solo qualche eccezione su alcuni aspetti secondari.

“Sono molto soddisfatta – dice la parlamentare 5 stelle all’Ars. Alcune notizie stampa l’hanno data come cancellata dalla Consulta, ma le cose non stanno per nulla così. La noma era e resta legge della Regione Siciliana e rimane pienamente in vigore, anzi posso dire che stiamo lavorando per celebrala in pompa magna l’anno prossimo, dopo i primi eventi che sono stati celebrati il mese scorso. La Corte Costituzionale non ha cancellato nulla, visto che ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale degli articoli 1 (Istituzione della giornata della memoria dell’eruzione dell’Etna del 1669), 2 (Promozione della conoscenza dei fatti e dei luoghi dell’eruzione),3 (Luoghi della memoria dell’eruzione) e 5 (Entrata in vigore) della legge stessa”.

“La Corte – continua Marano – ha dichiarato incostituzionali i soli articoli 4 e 4-bis, cioè il programma regionale e la norma di copertura finanziaria, mantenendo in vigore l’intero impianto normativo e di conseguenza le disposizioni contenenti l’enunciazione delle finalità della legge e degli strumenti per perseguirle, con le correlate indicazioni organizzative rivolte agli uffici”.

“La Consulta – conclude la deputata – ha sottolineato che ‘qualunque attuazione delle norme di indirizzo dovrà essere supportata da idonee disposizioni di legge regionale, recanti adeguata quantificazione e relativa copertura’. Cosa che del resto finora è avvenuta con i finanziamenti, di 250.000 euro nel 2022 e di 145.500 euro nel 2023, erogati per la promozione di servizi aggiuntivi e innovativi volti al miglioramento della qualità dell’offerta del sito archeologico Campanarazzu di Misterbianco. Personalmente continuerò ad impegnarmi per far finanziare l’evento che mira a valorizzare il patrimonio storico, culturale e ambientale del nostro territorio”.


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