Siciliani Liberi trova curiosa e sgradevole la pubblicità che l’Amat Palermo spa sta effettuando in questi giorni in tutta la città.
Un cartellone riporta questa frase: “Obliterare non è un peccato se lo facciamo tutti avremo servizi da paradiso”.
“Sorvolando sull’utilizzo del binomio peccato/paradiso che può risultare sgradevole, ci chiediamo come possa spendere l’Amat Palermo spa 10600 euro per questa pubblicità con il bilancio che si ritrova e con lo scarso livello dei servizi che offre.”
“Ci piacerebbe capire quale sia l’obiettivo di questa campagna pubblicitaria. È una campagna di sensibilizzazione all’utilizzo del mezzo pubblico o un tentativo di educazione civica per i suoi utenti/clienti?
Se l’obiettivo è quello di incentivare all’utilizzo del servizio pubblico riteniamo che prima sarebbe doveroso proporre ed offrire un servizio più dignitoso e adeguato alle necessità della città di Palermo e dei suoi cittadini.
Se invece l’obiettivo è educativo, ci preme proporre all’Amat di prendere esempio da altre società in altre città che offrono un servizio più dignitoso e adottando metodi che impediscono l’utilizzo dei mezzi senza pagare il servizio.
In altre città è possibile acquistare il biglietto sul mezzo, si entra dalla porta davanti ed è lo stesso autista a controllare che l’utente sia provvisto di abbonamento o che obliteri il biglietto.
Probabilmente c’è chi, sbagliando e subendo un pessimo servizio, si sente in diritto di non pagare, ma c’è anche chi non pagherebbe comunque per principio e non crediamo che subisca l’illuminazione leggendo quell’infelice slogan.
Pensiamo invece che lo slogan risulti mortificante per chi il biglietto lo ha sempre pagato e lo continua a pagare nonostante lo scadente servizio di sempre.
Un altro consiglio ci sentiamo di rivolgere ai dirigenti dell’Amat, ricordiamo che un professionista o una impresa che non si fa pagare o non riesce a farsi pagare, probabilmente, non merita di essere pagato.
Ritenendo un dovere civico pagare un servizio soprattutto se pubblico, dobbiamo purtroppo constatare che non solo l’Amat offre un pessimo servizio, ma non riesce neanche a pensare a sistemi più efficienti per rendere impossibile l’utilizzo del servizio a chi il senso civico non ne ha.
Consigliamo un migliore utilizzo delle risorse dotando di sistemi tecnologici i mezzi per impedire l’uso a chi li sfrutta in modo inadeguato e favorire l’individuazione di chi non ha senso civico. Non spetta all’Amat educare il cittadino, all’Amat spetta solo offrire servizi degni e farsi pagare da chi utilizza tali servizi. A questo scopo l’Amat potrebbe adottare i sistemi che ha già sperimentato durante la pandemia per controllare il Green Pass, quando non si faceva nessuno scrupolo a fare scendere dai suoi mezzi perfino i bambini che andavano a scuola impedendo loro di adempiere all’obbligo scolastico.
Obliterare certamente non è peccato ma è altrettanto doveroso fare in modo che non venga spontaneo esclamare “che peccato” dopo avere obliterato”.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni