Individuato e fermato il presunto assassino di Aleandro Guadagna, 31 anni, ucciso a colpi d’arma da fuoco, a Palermo, in strada, in via Mulino 32, nel quartiere Boccadifalco. Si tratta di un 77enne incensurato, gravemente indiziato del delitto, trovato in un centro commerciale dove, una volta rintracciato dai carabinieri, si è consegnato senza opporre resistenza ed è stato condotto in caserma. E’ il padrone di casa della vittima conosciuta alle forze dell’ordine. Alla base del delitto ci sarebbero dissidi su affitti non pagati. L’anziano avrebbe annunciato le sue intenzioni in una lettera trovata a casa.
Il ritrovamento del corpo della vittima risale alle prime ore di oggi, dopo una segnalazione al 118. I carabinieri della Compagnia di Palermo San Lorenzo, giunti sul posto, hanno rinvenuto il corpo privo di vita dell’uomo già noto alle forze dell’ordine. I militari hanno ricostruito la scena del crimine e il quadro indiziario, anche grazie alle testimonianze di alcune persone informate sui fatti, a carico del presunto assassino, allontanatosi dal luogo del delitto subito dopo i fatti.
I carabinieri erano andati nell’abitazione del 77enne senza trovarlo. Qui hanno accertato che il presunto omicida era uscito presto da casa lasciando una lettera nella quale spiegava quali fossero le sue intenzioni. Nel corso degli accertamenti i carabinieri hanno trovato l’auto nei pressi della sua abitazione, con all’interno un fucile da caccia.
Da quanto sinora emerso il gesto sarebbe maturato a seguito di lunghi dissidi tra l’indagato, padrone di casa, e la vittima, riguardanti i pagamenti dell’affitto dell’abitazione nei cui pressi è avvenuto l’omicidio. Diramate le ricerche, per le quali sono stati mobilitati i carabinieri del Comando provinciale, il presunto assassino è stato rintracciato, da solo, presso un centro commerciale della zona, dove pare essersi recato a piedi. Una volta raggiunto dai militari, l’indagato si è consegnato senza opporre nessuna resistenza. Il 77enne del luogo era fino a oggi sconosciuto alla giustizia ed era in possesso di armi da fuoco. Sono tutt’ora in corso le indagini per stabilire l’esatta dinamica dei fatti e accertare le responsabilità, sotto la direzione della procura di Palermo.
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