Il sindaco di Casteldaccia (Palermo) Giovanni Di Giacinto è stato condannato a tre anni di carcere, assieme ad altri due imputati, per la tragedia che ha provocato la morte di nove persone, fra cui due bambini in tenerissima età e uno appena più grande, perite in una villetta travolta dalla piena del torrente Milicia, il 3 novembre 2018, piena dovuta a un’alluvione disastrosa. Con Di Giacinto – candidato a succedere a se stesso nelle elezioni di domenica prossima, ma per il quale potrebbe adesso scattare la sospensione – l’architetto e responsabile della Protezione civile comunale di Casteldaccia Maria De Nembo e il proprietario dell’immobile, Antonio Pace.
La sentenza è del tribunale di Termini Imerese (Palermo), presieduto da Vittorio Alcamo. La villetta era abusiva e una sentenza del Tribunale del 2010 imponeva di demolirla: ordine mai eseguito e l’immobile era stato affittato a Giuseppe Giordano e alla sua famiglia. Il collegio ha disposto una provvisionale di 100 mila euro in favore di Luca Rughoo e altrettanti per Giordano; entrambi si salvarono perché erano andati a comprare le pizze per tutti. Provvisionali da 50 a 30 mila euro per le altre parti civili, rappresentate dagli avvocati Barbara Mistretta, Maria Valentina Morgana e Anthony De Lisi.
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