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Università, Schifani: “Regione finanzia altri 90 contratti di specializzazione in area medico-sanitaria”

In particolare, vengono finanziati 30 contratti in ciascuno degli atenei di Catania, Messina e Palermo, per corsi di specializzazione di quattro o cinque anni, in relazione a diverse discipline mediche

Finanziati dal governo Schifani altri 90 contratti di formazione specialistica nell’area medico-sanitaria. È stata pubblicata sul sito dell’assessorato dell’Istruzione e della formazione professionale della Regione Siciliana e sul sito del Fondo sociale europeo la graduatoria definitiva delle tre proposte progettuali pervenute dalle Università dell’Isola a valere sull’Avviso 3 del 2022 del Fse 2014-2020, per un totale di 10,2 milioni di euro. In particolare, vengono finanziati 30 contratti in ciascuno degli atenei di Catania, Messina e Palermo, per corsi di specializzazione di quattro o cinque anni, in relazione a diverse discipline mediche.

«Confermiamo – afferma il presidente della Regione, Renato Schifani – l’impegno assunto dal governo ad aumentare le borse di specializzazione dell’area medica, con uno stanziamento cospicuo nell’ultima legge di Stabilità. La Sicilia ha bisogno di medici specializzati, per potenziare gli organici delle nostre strutture ospedaliere. È fondamentale percorrere un cammino condiviso con le istituzioni accademiche, affinché la nostra regione possa essere sempre più attrattiva per i giovani, offrendo nuove opportunità di formazione».

«Abbiamo portato a compimento un percorso di impegno concreto della Regione sull’alta formazione. I 90 contratti finanziati – afferma l’assessore regionale all’Istruzione, Mimmo Turano – sono il segno concreto di una strategica volontà di investimento sull’alta formazione non solo perché il numero di contratti è quello più alto degli ultimi anni, ma anche perché crediamo fermamente che questa sia la chiave per vincere le sfide della ricerca, per far crescere le nostre Università e dare delle opportunità concrete ai nostri giovani senza farli andare via dalla Sicilia».


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