In Sicilia tanti esponenti di Forza Italia “già bussano alla mia porta”. Lo rivela Cateno De Luca, sindaco di Taormina e leader di Sud chiama Nord, il movimento da lui creato che alle ultime elezioni politiche è approdato anche in Parlamento. Per De Luca, spiega in un’intervista a La Stampa, è “normale” che accada, dopo la morte di Silvio Berlusconi e le incognite sul futuro del partito. tanto pià in Sicilia, dove il suo movimento è il primo partito, “un’alternativa al centrodestra di Schifani”.
Per il momento, però, prevale la prudenza, “sto evitando incontri, non mi piace tanto la transumanza politica. Non siamo interessati ad aggregare dentro i palazzi, ma a mettere insieme sindaci e amministratori locali”. Forza Italia è morta? “Forza Italia era Berlusconi e Berlusconi era Forza Italia, quindi sì”. Vuole essere il suo erede? “Io sono io. Finora ho sconfitto tutti. Più modestamente sarò l’imperatore del regno delle due Sicilie”. Il piano è già pronto: “Una lista comune alle europee con Renzi, Moratti e Calenda. Io capolista nel collegio Isole e Italia meridionale, dalla Campania in giù. Il seggio sarà la mia incoronazione”. De Luca riferisce di avere avuto già diversi incontri con Renzi mentre con Calenda l’incontro è fissato per martedì a Roma ma, conclude, non ci sarà alcun partito unico, “io voglio un matrimonio di interessi, non c’è amore di mezzo. Un accordo tecnico per superare lo sbarramento del 4%. Il mio sogno è arrivare a fare il partito del Sud”.
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