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Effetto Cartabia, anziano scagionato dall’accusa di furto di luce

L'imputato aveva subito il sequestro del misuratore e ricevuto una consistente ingiunzione di pagamento per avere rubato la luce con cui aveva alimentato la propria residenza estiva

La riforma Cartabia porta al non doversi procedere per mancanza di querela nei confronti di un anziano, accusato di furto di energia elettrica ma non querelato dall’Enel: all’epoca dei fatti, risalenti al 2018, la condizione di procedibilità non era prevista; è stata introdotta infatti dalla modifica legislativa che ha il nome dell’ex ministro della Giustizia. La società non ha proposto la querela nei tre mesi di tempo che i soggetti danneggiati avevano a disposizione dopo l’entrata in vigore delle nuove norme e da qui la sostanziale caducazione del reato attribuito all’anziano, C.G., oggi di 75 anni. L’uomo aveva avuto sei mesi, pena sospesa, dopo essere stato denunciato dai verificatori Enel per furto aggravato di energia elettrica.

L’imputato aveva subito il sequestro del misuratore e ricevuto una consistente ingiunzione di pagamento per avere rubato la luce con cui aveva alimentato la propria residenza estiva. C.G., difeso dagli avvocati Salvino e Giada Caputo e Francesca Fucaloro, aveva fatto appello e ora la Corte ha preso atto dell’eccezione proposta dai legali sulla mancanza di querela e ha chiuso il processo.


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