Si è svolta ieri mattina in Commissione Attività Produttive all’ARS l’audizione di Simone Campanella, direttore generale della società Duferco Travi e Profilati s.p.a., e di Pietro Franza, presidente Sicindustria Messina, alla presenza dell’assessore Tamajo, in merito alle prospettive industriali e occupazionali dello stabilimento Duferco Travi e Profilati s.p.a. di Pace del Mela (ME).
“Si tratta di una iniziativa – spiega l’on Alessandro De Leo – fortemente voluta da me e dal collega Matteo Sciotto. Come noto, è in corso una progressiva riduzione dell’attività dello stabilimento siderurgico di Giammoro, con preoccupanti conseguenze sulla tenuta produttiva e occupazionale. In particolare abbiamo evidenziato la discutibile procedura di cessione del contratto di lavoro e di transazione che ha interessato i dipendenti dello stabilimento di Giammoro della Duferco, al fine di destinarli alle società del gruppo che gestiscono gli stabilimenti di San Zeno e Pallanzeno, nonostante lo stabilimento di Giammoro abbia una grande capacità produttiva ed una favorevole condizione logistica. Anche con il recente completamento del pontile da parte dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto. Abbiamo chiesto chiaramente ai vertici del gruppo Duferco e di Sicindustria Messina se vi sia l’intenzione di procedere allo smantellamento dell’impianto produttivo trasferendo i dipendenti presso altri siti di lavoro.”
La risposta ricevuta, da una parte nega qualsiasi volontà di smantellamento della capacità produttiva ma solo una riduzione temporanea delle attività, dovuta alle attuali contingenze internazionali, segnate dal conflitto in Ucraina, “ma dall’altra – prosegue – afferma in maniera un po’ pretestuosa che il trasferimento o la trasferta del personale stia avvenendo con il pieno consenso delle maestranze interessate. Da parte nostra terremo alta la guardia, affinché gli annunciati intendimenti di nuovi investimenti produttivi e di programmi volti a recuperare al più presto la capacità produttiva siano reali e conseguenziali, ma soprattutto vigileremo sulla reale tutela delle maestranze affinché qualsiasi procedura avvenga nel pieno rispetto dei loro diritti e sia formalizzato l’impegno a consentire il rientro in servizio presso lo stabilimento di Giammoro.
“In questo senso – conclude De Leo – registriamo favorevolmente l’apertura, da parte dei vertici aziendali Duferco, a valutare soluzioni alternative al trasferimento in altri siti produttivi delle maestranze, che rappresenta comunque un impoverimento del tessuto produttivo e occupazionale siciliano.”
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