fbpx

In tendenza

Sanzioni per concerto di Giusy Ferreri

L'importo delle sanzioni è in corso di quantificazione, ma dovrebbe arrivare ad alcune decine di migliaia di euro

“Non è mio modo farvi aspettare così, a quanto pare c’è una situazione politica per il ritardo. Appena ci danno l’ok potremo iniziare”.

Il piccolo giallo del ritardo nell’inizio del concerto di Giusy Ferreri, in piazza Stazione, ad Agrigento, è stato chiarito in serata. L’organizzazione dell’evento inserito nell’ambito del festeggiamenti di San Calogero, ovvero la Pro Loco e il Distretto turistico Valle dei Templi, non avrebbe rispettato le prescrizioni dettate, per ragioni di sicurezza, dalla commissione per i pubblici spettacoli che aveva indicato di collocare un determinato numero di transenne secondo un certo criterio. Le stesse barriere non sarebbero state a norma.

Anche gli steward non sarebbero stati in possesso delle necessarie abilitazioni richieste e i loro nominativi non corrispondevano agli elenchi presentati in questura. Il questore Emanuele Ricifari, poco dopo le 22, ha tuttavia deciso di fare un’eccezione e assumersi la responsabilità per non fare saltare l’evento che si è svolto in forma ridotta. In piazza, secondo stime non ufficiali, ci sarebbero state circa 10mila persone. Per consentirne lo svolgimento gli uomini destinati ai controlli nei luoghi della movida in città e a San Leone sono stati dirottati su piazza Marconi.
Il concerto – finanziato dall’assessorato regionale al Turismo, dal Parco archeologico Valle dei Templi e dal Comune di Agrigento – alla fine è stato “salvato” iniziando con una cinquantina di minuti di ritardo. Gli organizzatori del concerto sono stati identificati e, secondo quanto si apprende dalla questura, verranno sanzionati per non aver ottemperato le prescrizioni della commissione provinciale per i pubblici spettacoli. L’importo delle sanzioni è in corso di quantificazione, ma dovrebbe arrivare ad alcune decine di migliaia di euro. Al vaglio anche l’ipotesi di una denuncia penale alla procura della Repubblica.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni