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Assalto a una banca nel Ragusano, 5 arresti

Nel giro di qualche minuto i rapinatori sono usciti dalla banca con il bottino di circa 70 mila euro

Operazione “Time Lock”. La polizia di Stato arresta gli autori della rapina alla banca di Vittoria. Personale della Squadra mobile e del commissariato di Vittoria ha tratto in arresto cinque banditi di 45, 53, 44, 36 e 32, di cui tre vittoriesi con precedenti specifici per reati contro il patrimonio ed armi ed uno anche  per associazione a delinquere di stampo mafioso, e gli altri due, uno di Comiso e uno di Catania, incensurati.

I fatti risalgono al 26 novembre 2021, quando in pieno giorno a Vittoria tre che indossavano caschi integrali, dopo avere infranto con una spranga di ferro il vetro antisfondamento della porta antipanico della banca Monte dei Paschi di Siena, si sono introdotti all’interno e mentre alcuni tenevano a bada i dipendenti con la minaccia della spranga, uno si è diretto velocemente dietro il bancone per portare via il denaro in giacenza nelle casse.

Nel giro di qualche minuto i rapinatori sono usciti dalla banca con il bottino di circa 70 mila euro. I poliziotti hanno avviato immediatamente le indagini, analizzando le immagini dei sistemi di videosorveglianza installati nell’istituto bancario. Oltre ai tre rapinatori che si erano introdotti all’interno della banca vi era un quarto complice che attendeva all’esterno con il ruolo di palo in una vettura in sosta. Nelle fasi successive è stato individuato il covo dei rapinatori dove erano stati nascosti i mezzi utilizzati per la rapina.

Le indagini della Polizia si sono concluse con l’identificazione di un ultimo complice, una guardia particolare giurata in servizio presso un ospedale di Catania, conoscitore dei sistemi di sicurezza delle banche che, oltre a fornire le armi e particolari sulla vulnerabilità degli istituti bancari, ha ricoperto il ruolo da trade union tra i rapinatori catanesi e il gruppo dei vittoriesi capitanato da pluripregiudicati. I vittoriesi sono stati condotti presso il carcere di Ragusa mentre altri due sono stati sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nei rispettivi comuni di residenza.


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