Rissa fra sudanesi del Nord e del Sud, per lo più minori, all’interno dell’hotspot di Lampedusa. Almeno un centinaio i migranti coinvolti. A riportare la calma sono stati i poliziotti in servizio nella struttura di primissima accoglienza di contrada Imbriacola. I feriti, non gravi, sarebbero una quindicina. La maggior parte ha riportato ferite o contusioni alla testa perché c’è stata una fitta sassaiola.
Tutti sono in fila davanti all’infermeria dell’hotspot per essere medicati dai sanitari della Croce Rossa italiana. Cosa abbia innescato la scintilla iniziale non è chiaro, ma nelle ultime ore fra i migranti minorenni era cresciuto il malumore. Alcuni pare che siano ospiti della struttura da una ventina di giorni. Altri, da molto meno. Ma tutti, in questi giorni, hanno assistito al continuo, sistematico, trasferimento di migliaia di migranti arrivati dopo di loro.
Non è stato semplice spiegare loro che l’iter per accogliere i minorenni è differente rispetto a quello degli adulti che restano in hotspot per non più di 36 ore. Fra i circa 15 contusi, tutti già controllati e medicati all’infermeria dell’hotspot, dai medici della Croce rossa, 3 sono i feriti in maniera un po’ più seria, ma nessuno è in gravi condizioni. Uno sta per essere suturato alla testa: una pietrata gli ha provocato un brutto taglio.
I poliziotti della Questura di Agrigento stanno già visionando i filmati della videosorveglianza dell’hotspot. Le persone che hanno dato vita alla maxi rissa verranno denunciate. Per le lesioni personali i migranti potranno procedere a querela di parte. Al momento, i migranti minorenni ospiti dell’hotspot sono 950. Negli scorsi giorni si era arrivati, come numero massimo, a 1.150. Ma da ieri, i trasferimenti stanno riguardando anche i minorenni. Oggi saranno 300 quelli che lasceranno l’isola.
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