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Incendi a Palermo, evacuato l’ospedale Cervello. Ustionati due forestali

Sul posto personale dei vigili del fuoco che opera da terra per contenere le fiamme alimentate da stanotte da forti raffiche di scirocco

Ancora in corso le operazioni di spegnimento del vasto incendio che da stanotte sta divampando in località Inserra, a Palermo.

Una parte del fronte di fuoco si trova proprio a ridosso dell’ospedale Cervello dove, per precauzione, è stata disposta l’evacuazione del padiglione B del nosocomio anche per il fumo intenso che si sta espandendo su tutta la città.

Sul posto personale dei vigili del fuoco che opera da terra per contenere le fiamme alimentate da stanotte da forti raffiche di scirocco. E due forestali sono ricoverati al reparto “Grandi ustioni” dell’ospedale Civico di Palermo con ustioni tra il primo e il terzo grado. I due, in prognosi riservata, stavano operando su diversi fronti di fuoco.

Sull’origine della raffica di incendi al Sud è presto per fare ipotesi, “sappiamo per un fatto statistico che più o meno un terzo degli incendi è dovuto a cause dolose mentre solo l’uno per cento è per cause puramente naturali”: lo ha sottolineato Filippo Micillo, responsabile del coordinamento servizio antincendio boschivo dei Vigili del Fuoco, facendo il punto con l’Agi sull’emergenza dei roghi al Sud e del maltempo estremo al Nord.

“La situazione degli incendi vede, al momento, due regioni più problematiche, la Sicilia e la Calabria, dove stiamo operando numerosi interventi anche con i mezzi aerei”, spiega Micillo, “la Sicilia, in particolare, è interessata da ieri da un vento secco di scirocco, con questo tipo di vento brucia tutto in fretta”.

I vigili del fuoco devono intervenire per vasti incendi in una parte dell’Italia mentre al Nord si lavora per soccorrere la popolazione colpita da grandine e nubifragi e raffiche di vento. “Ormai sono sempre più frequenti le giornate in cui l’allerta meteo passa dalla pioggia e bufera fino al confine dell’Appennino e al di sotto di questo l’allarme per gli incendi”, osserva Micillo.

“Il nostro lavoro oggi è concentrato per le problematiche degli incendi in Sicilia e Calabria e, in maniera minore, in Puglia e Sardegna – ha concluso il responsabile del coordinamento servizio anticendio boschivo dei Vigili del Fuoco – mentre al nord siamo al lavoro per il ripristino dei luoghi colpiti dalle bufere, come in Lombardia e Piemonte”.


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