Il Codacons ha depositato presso le nove Procure siciliane un esposto in cui si chiede di far luce sui responsabili degli incendi nell’isola.
Un’onda di incendi devastanti continua a flagellare, come negli anni passati, la nostra bellissima terra, dice il Codacons, mettendo a dura prova risorse naturali, infrastrutture e comunità locali. Le fiamme, scaturite da una combinazione di fattori climatici e umani, ha messo in pericolo non solo la flora e la fauna dell’isola, ma anche la sicurezza e il benessere dei suoi abitanti. Il Codacons si è attivato depositando presso le nove Procure siciliane un esposto, per far luce sui responsabili dei roghi. Come sappiamo le condizioni meteo avverse, caratterizzate da temperature elevate e venti secchi, hanno fornito il terreno ideale per la propagazione degli incendi. Tuttavia, pare che gran parte degli incendi siano di origine dolosa”.
L’avvocato Bruno Messina, Vice Presidente Regionale Codacons e membro del C.R.P.P.N. (Consiglio Regionale per la Protezione del Patrimonio Naturale della Regione Siciliana) parla dell’impatto sull’ambiente e sulle biodiversità. Le fiamme hanno devastato vaste aree di macchia mediterranea, causando la perdita di habitat preziosi per numerose specie animali e vegetali. Peraltro, gli incendi avranno effetti a lungo termine sulla biodiversità dell’isola, alterando gli equilibri ecologici e minacciando la sopravvivenza di specie uniche. È fondamentale la prevenzione, così come adottare una serie di strategie e risorse, che possono variare a seconda della zona e delle circostanze specifiche, per combattere il propagarsi delle fiamme.
“In particolare occorrono sorveglianza e rilevamento precoce – conclude Messina – Vanno utilizzate reti di torri di osservazione, torri di monitoraggio e tecnologie di rilevamento satellitare per individuare rapidamente i focolai di incendio. Questo permette di avviare tempestivamente le operazioni di spegnimento. Inoltre, sono essenziali le squadre di soccorso. Gli incendi possono richiedere risorse significative per essere combattuti efficacemente. Sono impiegate squadre di pompieri, personale di protezione civile e volontari specializzati nell’estinzione degli incendi boschivi. Ancora, vanno impiegati aerei e elicotteri. E oltre all’acqua, vengono utilizzati schiumogeni, gel ritardanti e prodotti chimici ignifughi per aiutare a controllare e spegnere gli incendi. Questi prodotti possono ritardare la propagazione delle fiamme e facilitare il lavoro delle squadre di soccorso. Occorre, poi, aggiornare il catasto incendi e effettuare un coordinamento tra i diversi attori coinvolti (Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Agenti della Forestale, ecc.) e una pianificazione di emergenza. Ogni anno vengono fatti i medesimi appelli e messe in atto delle strategie per evitare i roghi ma tutti gli anni si assiste, quasi inerti, agli incendi, come in questa caldissima estate siciliana. Evidentemente, occorre fare molto di più”.
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