Il pubblico ministero della procura della Repubblica di Agrigento, Sara Varazi, ha disposto la citazione diretta a giudizio di una giovane avvocato accusata di avere razziato, poco alla volta, il portagioie della suocera rivendendo poi i gioielli in un Compro oro. I fatti risalgono al 2017, quando una cinquantenne agrigentina si è accorta della mancanza dei gioielli, dal notevole valore economico oltre che affettivo.
Tormentata dal dubbio che a derubarla fosse la nuora, la donna ha raccontato tutto ai carabinieri che hanno avviato le indagini. La conferma, stando a quanto è stato ricostruito, ci ha messo poco ad arrivare: in un Compro oro della città dei Templi, gli investigatori hanno ritrovato sei atti di vendita a firma della giovane riguardanti numerosi oggetti in oro: orecchini, anelli, collane, spille, un ciondolo e un bracciale.
La prova che il bracciale venduto fosse proprio quello rubato alla 50enne sarebbe emersa dalla foto scattata dalla commessa del Compro oro in cui, accanto al prezioso monile di famiglia, era chiaramente visibile un documento di riconoscimento della ragazza. Concluse le indagini preliminari, il pm Sara Varazi ha disposto la citazione a giudizio della giovane professionista che il 16 gennaio comparirà – per l’accusa di ricettazione – davanti al giudice Giuseppe Sciarrotta del tribunale di Agrigento.
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