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Zes, si cambia: non più 8 ma una unica per tutta la Sicilia. Il ministro Fitto: “Per visione di insieme”

"2.200 assunzioni pagate con risorse Ue fino al 2029, 71 unità andranno nella amministrazione centrale, tutto i resto vanno in capo ai Comuni e alle Regioni".

Verrà creata un’unica Zona economica speciale al Sud, in luogo delle attuali otto. Le Zes potranno beneficiare di agevolazioni fiscali e di semplificazioni amministrative. Lo ha annunciato il ministro per gli Affari Ue Raffaele Fitto nel corso di una conferenza stampa al termine del Cdm. Il provvedimento varato dal Consiglio dei ministri, specifica fitto, punta a una migliore “visione di insieme” con una struttura unica.

Il ministro ha reso noto che ci saranno “2.200 assunzioni pagate con risorse Ue fino al 2029, 71 unità andranno nella amministrazione centrale, tutto i resto vanno in capo ai Comuni e alle Regioni”.

In pratica si prevede l’istituzione, a decorrere dal 1° gennaio 2024, della nuova Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno, “ZES unica”, comprendente i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna, che sostituirà le attuali otto Zone economiche speciali istituite nei territori del Mezzogiorno.

Si introduce un nuovo sistema di governance confermando la previsione di una Cabina di regia istituita alla presidenza del Consiglio alla quale sono attribuite di funzioni di indirizzo, coordinamento, vigilanza e monitoraggio della Zes unica e l’istituzione di una nuova Struttura di missione mentre si ridefiniscono gli adempimenti procedurali.

Si istituisce, alla Presidenza del Consiglio e alle dirette dipendenze del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, la “Struttura di missione per la Zes”, con una durata di 3 anni. La Struttura dovrà fornire supporto all’Autorità politica delegata in materia di Zes per l’esercizio delle funzioni di indirizzo e coordinamento dell’azione strategica del Governo e di predisposizione e aggiornamento del Piano strategico Zes e delle attività necessarie a prevenire tentativi di infiltrazione da parte della criminalità organizzata.

All’interno dell’area Zes, le aziende già operative e quelle che si insedieranno potranno beneficiare di diverse tipologie di vantaggi (speciali condizioni), quali la previsione di un’autorizzazione unica per l’avvio delle attività produttive e il riconoscimento, fino al 2026, di un credito d’imposta nella misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027 per l’acquisizione dei beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive.

Le percentuali di credito variano in base alle dimensioni aziendali: 45% per le piccole e micro imprese; 35% per le medie imprese; 25% per grandi imprese. Per beneficiare del credito d’imposta le aziende devono restare sul territorio almeno sette anni dopo il completamento dell’investimento oggetto delle agevolazioni.

L’agevolazione non si applica ai soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione e distribuzione di energia e infrastrutture energetiche, ai settori creditizio, finanziario e assicurativo, coloro che operano nei settori dell’agricoltura e della pesca e acquacoltura. L’agevolazione non si applica inoltre alle imprese in difficoltà.


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