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Recuperata a Palermo rete pesca di 600 metri abbandonata

Fonte di inquinamento in grado di danneggiare il fondale

Una rete estesa per 600 metri per un totale di circa 1200 kg, fonte di inquinamento in grado di danneggiare il fondale, è stata recuperata a circa mille metri dall’uscita del porto di Porticello, nel Palermitano, su un fondale con presenza di reperti storici a 20 metri di profondità.

Porticello è oggi uno dei mercati del pesce più importanti della Sicilia che vede attiva una flotta peschereccia di circa 400 unità. L’operazione è stata realizzata nell’ambito del progetto “Arca Blue Leaders” promosso da Banca Agricola Popolare di Ragusa e Arca Fondi SGR in collaborazione con Marevivo Onlus. A mobilizzarsi è stata la stessa squadra subacquea di Marevivo che è riuscita a districare manualmente le forme di vita presenti, per riposizionare sul fondale ciò che era cresciuto sulla rete.

L’intervento è stato portato a termine da operatori tecnici subacquei in stretto coordinamento con un’unità navale di supporto.   “L’iniziativa di oggi conferma l’impegno dell’Istituto nella tutela del territorio e della biodiversità.” – ha dichiarato Saverio Continella, Amministratore Delegato di Bapr – Si consolida così il nostro contributo al fianco di Marevivo e Arca Fondi Sgr, sostenendo l’operazione di recupero delle reti fantasma e di bonifica al largo di Porticello. Le attrezzature da pesca costituiscono la maggior parte di rifiuti dei nostri mari e l’intervento di questa mattina consente di riportare un ampio tratto di fondale alla sua originaria varietà, ricchezza e bellezza da riconsegnare alle generazioni future”. Simone Bini Smaghi, vice direttore Generale, Responsabile Direzione Commerciale di Arca Fondi Sgr ha detto: “Il recupero della rete a Porticello in Sicilia rappresenta un significativo contributo per il progetto Arca Blue Leaders. Questa iniziativa ambiziosa nasce con l’obiettivo di proteggere le acque del nostro Paese attraverso interventi di salvaguardia e di miglioramento delle aree costiere più vulnerabili”. 


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