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Morì in incidente stradale, incidente probatorio

Il 38enne è stato investito e tranciato da una Bmw condotta da un cittadino ragusano di origine albanese, poco più che ventenne

Il Giudice per le Indagini preliminari presso il Tribunale di Ragusa, ha conferito incarico all’ingegnere dell’Ordine degli Ingegneri di Ragusa Rocco Di Dio, per effettuare la perizia sulla dinamica che ha portato alla morte di Samuele Giudice, carrozziere 38enne, deceduto a seguito dell’incidente stradale dell’11 luglio scorso sulla Sp 25 Ragusa – Marina di Ragusa. L’uomo era il primo cugino dei due bambini, Simone e Alessio D’Antonio, che, appena undicenni vennero falciati a Vittoria da un suv proprio l’11 luglio del 2019 e che morirono a qualche giorno di distanza l’uno dall’altro.

Samuele Giudice era il figlio di una delle sorelle di Toni e Alessandro D’Antonio, i genitori di Simone e Alessio. Il 38enne è stato investito e tranciato da una Bmw condotta da un cittadino ragusano di origine albanese, poco più che ventenne.  L’incidente probatorio richiesto dalla Procura, dovrà stabilire la velocità, la posizione e la direzione del veicolo investitore e la posizione della vittima che stava attraversando la strada, per definire i profili di responsabilità. In aula durante le operazioni di conferimento, era presente, accompagnata dal suo avvocato, Giovanni Mangione, anche l’attuale compagna di Samuele Giudice, che è in attesa di un bimbo e che assieme ai loro due gemelli di 9 anni ha assistito all’incidente. La donna si riserva la nomina di un consulente. Nessuna nomina al momento, da parte degli avvocati Fabrizio Cavallo, Carlo Gardillo e Laura Spada che rappresentano alcuni dei famigliari di Giudice, né dall’avvocato Matteo Anzalone che difende l’investitore. Novanta giorni per il deposito delle conclusioni peritali a decorrere dal 2 ottobre. In quella data le Forze dell’Ordine provvederanno a chiudere il  tratto della strada provinciale 25, Ragusa-Marina di Ragusa per permettere i rilievi.


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