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Schifani nella sala operativa del Corpo forestale: “Massimo impegno della struttura antincendio regionale”. E poi se la prende con il vescovo di Cefalù

Per domare questo vasto incendio da ieri sera sono impegnati 12 squadre con 50 operai forestali, 12 autobotti, 6 ispettori del Corpo forestale della Regione Siciliana, 2 canadair e 2 elicotteri

«Ho voluto recarmi personalmente nella sala operativa del Corpo forestale regionale per avere un quadro della situazione dei roghi in Sicilia in queste ore drammatiche. Ho constatato il livello di impegno di uomini e mezzi per fronteggiare la nuova emergenza e verificato le modalità operative del coordinamento degli interventi sul territorio. Lo sforzo della struttura antincendio regionale è massimo». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani che segue costantemente la situazione degli incendi nell’isola. Un quadro in costante evoluzione, reso ancora più difficile dalle condizioni meteorologiche delle ultime ore.

Dalla tarda serata di giovedì 21 settembre operano su tutto il territorio siciliano 250 squadre composte complessivamente da 1550 uomini con l’intervento di 276 autobotti. Sono impegnati 6 canadair della flotta nazionale e 11 elicotteri del Corpo forestale regionale che hanno effettuato 323 interventi complessivi. Le province maggiormente colpite sono quelle di Palermo, Catania e Messina.

«Ringrazio – ha aggiunto Schifani – chi in queste ore si sta prodigando sul territorio per contrastare le fiamme e per aiutare le popolazioni delle zone colpite. Ancora una volta il territorio della nostra regione è stato oggetto di attacchi criminali che stanno causando immensi danni ambientali e apprensione tra i residenti. Confido in un fronte comune tra istituzioni e cittadini per isolare e denunciare i responsabili dei roghi, ma anche perché maturi la consapevolezza della gravità di un fenomeno che è già costato vite umane e danni ambientali incalcolabili al nostro territorio».

«Stupiscono le parole del vescovo di Cefalù, che rischiano solo di alimentare proteste e fomentare la sommossa popolare. Comprendo e condivido la rabbia e l’indignazione per questo ennesimo scempio ai danni del nostro territorio e delle nostre comunità, ma riteniamo ingiustificabili gli attacchi a questo governo regionale che fin dal suo insediamento ha lavorato e continua a lavorare per risolvere in maniera strutturale i problemi della Sicilia, tra i quali gli incendi, operando strategicamente per la tutela del territorio e la prevenzione. Ricordo al vescovo che abbiamo dovuto pagare un duro prezzo in termini di vite umane nel contrasto ai roghi causati spesso da criminali senza scrupoli. Tutte le istituzioni dovrebbero unire le forze per una trasformazione culturale improntata alla cura e al rispetto del creato». Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, in merito alle parole del vescovo di Cefalù monsignor Giuseppe Marciante, dopo il rogo che ha interessato il territorio di Gratteri.

Per domare questo vasto incendio da ieri sera sono impegnati 12 squadre con 50 operai forestali, 12 autobotti, 6 ispettori del Corpo forestale della Regione Siciliana, 2 canadair e 2 elicotteri.


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