In occasione del ventennale della Convenzione di Palermo e della conferenza ministeriale organizzata dal governo italiano in collaborazione con l’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha incontrato il ministro dell’Interno libico Emad Trabelsi Piantedosi – informa il Viminale – ha espresso la solidarietà al popolo libico per le perdite umane e materiali della devastante alluvione e ha rinnovato la disponibilità italiana a supportare le famiglie colpite. “Dobbiamo proseguire nello scambio di informazioni strategico operative – ha detto il ministro – e sul fronte del contrasto ai trafficanti mi sto facendo promotore di un progetto con Europol per rafforzare le attività info-investigative. Come ho sottolineato questa mattina al Consiglio Giustizia e Affari Interni, a livello di Unione europea dobbiamo aumentare i finanziamenti per i progetti di rimpatri volontari assistiti e favorire la reintegrazione economica dei migranti nei loro Paesi di origine”.
A seguire il titolare del Viminale ha incontrato il ministro dell’Interno tunisino Kamel Fekih. Piantedosi ha espresso apprezzamento per la recente intensificazione dell’azione tunisina in funzione della prevenzione delle partenze e per le operazioni di polizia portate a termine nelle ultime ore che hanno condotto all’arresto di 124 trafficanti. “Sul fronte dei rimpatri volontari assistiti dalla Tunisia verso i Paesi di origine dei migranti, ho ribadito che l’Italia ha attivato anche il Consiglio Giustizia e Affari Interni per un piano europeo” ha concluso il Ministro Piantedosi.
Ho sottolineato questa mattina al Consiglio giustizia e affari interni” che “a livello di Unione europea dobbiamo aumentare i finanziamenti per i progetti di rimpatri volontari assistiti e favorire la reintegrazione economica dei migranti nei loro Paesi di origine”: lo ha riferito il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che ha incontrato a Palermo il collega libico Emad Trabelsi, in occasione del ventennale della Convenzione di Palermo e della conferenza ministeriale organizzata dal Governo italiano in collaborazione con l’Ufficio dell’Onu per il controllo della droga e la prevenzione del crimine.
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