La lotta ai trafficanti degli esseri umani “deve unire le Nazioni”, dal Mediterraneo all’Afrca all’Europa. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, aprendo la Conferenza internazionale sul crimine transnazionale nel ventennale della Convenzione di Palermo. “Il sistema Onu è fondamentale”, ha aggiunto, sottolineando quanto affermato dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al Palazzo di Vetro: “Ingaggiare una guerra totale, globale e senza sconti ai trafficanti degli esseri umani”.
Il traffico di esseri umani e la tratta di persone, ha sottolineato, sono “crimini particolarmente odiosi che integrano una grave violazione del diritto internazionale e arrecano un’offesa non solo alla dignità delle persone coinvolte ma anche al diritto di ogni Stato sovrano di regolamentare l’ingresso dei cittadini stranieri nel proprio territorio”.
Nel contesto di una lotta internazionale al traffico degli esseri umani, ha aggiunto Piantedosi, l’Italia persegue quatro obiettivi: intensificare le attività di indagine sulle rotte del Mediterraneo anche attraverso scambi di investigatori; ampliare la rete degli esperti nazionali per l’immigrazione e la sicurezza in tutti i Continenti; potenziare la cooperazione tecnica sotto il profilo dell’attività formativa con progetti didattici mirati alla prevenzione e al contrasto del crimine organizzato; attivare degli appositi strumenti per finanziare le squadre investigative comuni.
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