L’alleanza tra la Lega e il Movimento per l’Autonomia (Mp) di Raffaele Lombardo porterà alla creazione di “un grande gruppo” all’Assemblea regionale siciliana.
“Cresciamo – ha detto a Palermo il leader della Lega, Matteo Salvini – abbiamo un accordo con una forza autonomista importante in Sicilia come l’Mpa, come in Sardegna lo abbiamo con il Partito Sardo d’azione, e sottoscriveremo altri accordi nei prossimi mesi con movimenti autonomisti di varie regioni italiane. Significa che la Lega cresce, che in Sicilia, nel Parlamento regionale siciliano i due gruppi avranno ancora più forza per portare avanti i progetti per il bene dei siciliani”.
“Non chiediamo più posti – ha risposto Salvini alla domanda se questo significhi maggior spazio nella giunta guidata da Renato Schifani – ma ci interessa crescere per la Sicilia, e il sostegno del Mpa alle elezioni europee mi porta a pensare che avremo un grandissimo rusltato. Condividiamo un’idea di futuro fondata sulle autonomie, sui comuni, sulle province, che spero vengano rielette direttamente dai cittadini con pieni poteri il prima possibile”.
“Insieme siamo una forza del 13,6 per cento, solo un punto in meno di Forza Italia che esprime il presidente della Regione e un punto e mezzo in meno di Fratelli d’Italia che esprime il presidente dell’Ars”. Così Raffaele Lombardo, capo del Movimento per l’Autonomia, dipinge l’alleanza con la Lega di Matteo Salvini in Sicilia. “Mi pare che questa allenza, questo patto federativo – ha detto – sia una cosa talmente naturale da apparire ovvia. Abbiamo cominciato sin dal nostro esordio: nascemmo nel dicembre 2005 ed eravamo già insieme alle politiche del 2006. Abbiamo sempre mantenuto eccellenti rapporti, abbiamo sottoscritto un patto federativo già anni fa, lo abbiamo rilanciato ora. Ci sono tutte le ragioni perché questo patto sia solido, forte, all’insegna della lealtà e della franchezza e possa portare risultati e frutti alla nostra terra. Salvini ha parlato di 20 miliardi investiti in infrastrutture a cominciare da quella che è la nostra bandiera, il ponte sullo Stretto, per poi occuparci anche di altro”. “Saremo – ha concluso – un grande gruppo che darà un grande contributo al buon governo della nostra terra”.
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