E’ morta a 78 anni l’ex parlamentare messinese Angela Bottari, per tre legislature, dal 1976 al 1987, in Parlamento con il Pci. Tra le dirigenti donna che hanno più caratterizzato la storia della sinistra siciliana, aderì al Pd dove ritornò dopo una breve parentesi in Articolo Uno. Memorabile la sua battaglia condotta per l’abrogazione del delitto d’onore e le nozze riparatrici. Un impegno in prima persona e per certi versi pionieristico contro le violenze sulle donne. Nel 1977 portava la sua firma la prima proposta di legge contro la violenza sessuale, prima inserita solo tra i reati contro la morale pubblica e il buon costume. Fino alla legge 442, di cui fu relatrice e che nel 1981 ha cancellato l’ignominiosa norma su delitto d’onore e matrimonio riparatore. Nel 1971 partì la sua avventura con il Partito comunista italiano, diventando responsabile femminile provinciale. Nel 1975 fu eletta consigliera comunale di Messina nel 1975 e nel 1996 segretaria regionale del Pds nel 1996, poi altri incarichi a vari livelli, amministrativi e di partito.
In prima linea per sostenere l’approvazione della legge sulla doppia preferenza di genere anche in Sicilia, unica regione che ne era sprovvista. “Ci ha lasciato, una donna impareggiabile che fino all’ultimo si è distinta per la coerenza e la forza battagliera che hanno guidato la sua vita, non solo quella politica”, commenta il segretario del Pd siciliano, Anthony Barbagallo, che oggi ne ricorda lo spessore commemorandola alla Camera, “fondamentale il contributo e l’attivismo di Angela per i diritti delle donne e le battaglie sostenute. Fiera e ferma nel sostenere sempre e comunque i propri convincimenti, un esempio del modo di intendere e fare la politica”.
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