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Neo papà ricercato arrestato mentre fa colazione in ospedale

Decisivo il continuo monitoraggio dei social

Neo papà ricercato per mafia e droga arrestato nell’ospedale dove era appena nato il figlio. Si tratta del pregiudicato ritenuto continuo al clan Cappello Carmelo Andrea Musumeci, 41 anni, destinatario da circa un mese di un ordine di carcerazione emesso dalla procura generale poiché condannato a 9 anni e un mese reclusione per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti con l’aggravante mafiosa, era costantemente ricercato dallo scorso ottobre scorso. Per evitare la carcerazione, era evaso dagli arresti domiciliari, rendendosi di fatto irreperibile. Fino alla cattura da parte dei carabinieri della Stazione di Catania Piazza Dante. Dopo aver ordinato tranquillamente la colazione al bar dell’ospedale, Musumeci, con suo grande stupore, è stato pertanto bloccato mentre si trovava ancora al bancone, non opponendo resistenza.

Decisivo il continuo monitoraggio dei social. Appresa infatti lo notizia che la compagna del ricercato stava per dare alla luce il loro bambino, i carabinieri, coadiuvati da militari specializzati nel settore cybercrimes, hanno posto sotto la lente d’ingrandimento tutti i profili social della famiglia, scoprendo un video nel quale si intravedeva, in una sala degenza, una porzione del viso del ricercato, insieme alla donna e al neonato. Si è quindi subito cercato di scoprire, esaminando tutta la provincia etnea, dove la famiglia potesse essere assistita, individuando nel giro di 24 ore una struttura sanitaria di Catania. Sono stati così predisposti dei servizi discreti di osservazione, sia nelle aree comuni dell’edificio, sia nel reparto di interesse. Quando Musumeci è entrato, i carabinieri lo hanno seguito senza farsi notare, sino al momento ritenuto più favorevole per la cattura dell’uomo in sicurezza. L’obiettivo era appunto quello di bloccarlo ed evitare fughe e inseguimenti in dell’ospedale, al fine di tutelare la tranquillità e l’incolumità dei degenti e del personale sanitario. Dopo l’arresto è stato condotto nel carcere di Catania Bicocca.


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