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“Salvata da puntino in chat tra due amiche”, il messaggio segreto tra due donne per evitare l’ennesima aggressione

In caserma, la vittima ha trovato la “Stanza tutta per sé” un ambiente protetto, neutro ed attrezzato per l’audizione di vittime vulnerabili, come ad esempio donne che hanno vissuto episodi di maltrattamento o minori, anch’essi spettatori o vittime, spesso inconsapevoli, di condotte violente

Un puntino in una chat tra due donne: è stato questo a salvare dalle violenze chi lo aveva messo, come segnale di aiuto reciproco e segreto, concordato tra le due amiche. L’episodio, avvenuto tempo fa, è raccontato dal maresciallo Rossana Chiriatti, della stazione Carabinieri di Cassibile, a pochi chilometri da Siracusa. “L’ho ribattezzato ‘puntino salvavita’ – dice Chiriatti – poichè una delle due donne era divenuta preda di un compagno che l’aveva privata della libertà e le controllava il cellulare, e aveva come unica possibilità quella di sperare nella complicità con l’amica, ricorrendo a quel segnale che prima di allora non era mai servito. Quest’ultima, capendo la situazione, con una scusa è riuscita condurre la vittima in caserma, salvandola dal pericolo e facendole ritrovare finalmente la serenità”.

In caserma, la vittima ha trovato la “Stanza tutta per sé” un ambiente protetto, neutro ed attrezzato per l’audizione di vittime vulnerabili, come ad esempio donne che hanno vissuto episodi di maltrattamento o minori, anch’essi spettatori o vittime, spesso inconsapevoli, di condotte violente. “Queste stanze – prosegue Chiriatti – sono ubicate all’interno di molti comandi dell’Arma e nulla hanno a che fare con l’ambiente tipico di un ufficio: al loro interno infatti, sono presenti quadri colorati, giocattoli, cuscini e poltrone, oltre ai necessari strumenti di videoripresa utili per l’ascolto protetto. In questo ambiente, scevro di ogni rimando all’arredamento tipico di una caserma dei carabinieri è possibile mettere maggiormente a suo agio la persona da ascoltare ed entrare in empatia con lei”.


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