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Ex marito la perseguita e minaccia: arrestato

Oggi, nella Giornata per contrastare la violenza sulle donne, i dati - solo della questura di Ragusa -, riferiscono nell’ultimo anno dati importanti

Ne voleva controllare i movimenti, le abitudini, le frequentazioni. Lei ne aveva denunciato già le ossessioni, aveva chiesto la separazione. Non era più amore. Il tribunale era intervenuto alla fine del 2022 già con un provvedimento di urgenza pronunciando la separazione ma lui non ha desistito nelle sue ossessioni, ha continuato a perseguitarla. La ex moglie continua a vivere nella paura, per i pedinamenti e gli inseguimenti, per le parole offensive, per le minacce.

Quello che era stato suo marito, la considera una ‘cosa sua’, una ‘sua proprietà’ esclusiva, chiede ai figli dove va, con chi, quando esce, quando torna. Ha continuato a seguirla dovunque. L’ultimo episodio qualche giorno fa. L’ha incontrata per strada e l’ha seguita ancora, come l’estate appena trascorsa, minacciandola di morte. E lei ha ancora denunciato presentando una ulteriore querela. A Ragusa. Giovedì sera l’uomo è stato arrestato dalla Polizia di Stato. Si trova agli arresti domiciliari. Lunedì mattina l’interrogatorio di garanzia.

Oggi, nella Giornata per contrastare la violenza sulle donne, i dati – solo della questura di Ragusa -, riferiscono nell’ultimo anno dati importanti. E numerosi i provvedimenti assunti dall’ Autorità giudiziaria. Alla Polizia di Stato sono state 15 le denunce per violenza sessuale, c’è anche la diffusione illecita di video con materiale sessualmente esplicito (tre le denunce).

Ma un cambio di paradigma si legge nelle 120 denunce presentate per il reato di maltrattamenti in famiglia segno forse di una consapevolezza maggiore delle donne e della fiducia nelle istituzioni. Una trentina i casi di violenza domestica e stalking che hanno portato in oltre il 70 per cento dei casi alla emissione del provvedimento dell’ammonimento nei confronti dei responsabili, da parte del questore. Da settembre il questore di Ragusa, Vincenzo Trombadore sta incontrando le ragazze e i ragazzi delle scuole, impegnandosi in prima persona: “Ritengo fondamentale la sensibilizzazione e la prevenzione; e il contrasto alla violenza sulle donne, non è un argomento del 25 novembre ma un impegno costante”. La Questura di Ragusa è stata autorizzata dal Dipartimento di pubblica sicurezza ad avvalersi della collaborazione esterna di consulenti per partecipare agli incontri di sensibilizzazione con le scuole. Qualche giorno fa, un protocollo di intesa siglato tra Questura, comune di Ragusa e associazione

“Salva bebè – salva mamme” ha permesso la consegna di valigie contenenti kit di prima necessità per quelle madri e quei bambini che scappano dalla violenza domestica, un kit che non contiene solo abiti e giochi ma servizi di sostegno e protezione, resi in collaborazione con la rete delle associazioni antiviolenza presenti sul territorio ibleo che operano nel confronto costante con Prefettura, Forze dell’Ordine e Procura.


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