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Stalking a sfondo sessuale, chiesta al condanna di un dirigente di Museo

Al rifiuto della donna, secondo l’ipotesi accusatoria, sarebbero seguiti degli ordini di servizio di carattere ritorsivo

Quattro anni di reclusione per l’ex direttore della Biblioteca museo Luigi Pirandello, Vincenzo Caruso, accusato di stalking a sfondo sessuale ai danni di una dipendente. Sono le richieste del pubblico ministero a conclusione della requisitoria. Caruso è accusato di avere perseguitato la dipendente facendole continue avance a sfondo erotico e provocandola anche in presenza di altre colleghe. La donna, un’impiegata della Biblioteca museo “Luigi Pirandello”, avrebbe però rifiutato gli approcci del suo direttore che, per ripicca, avrebbe adottato alcuni atti amministrativi a lei sfavorevoli. L’ex responsabile della struttura, nonché ex soprintendente di Caltanissetta, ha sempre negato qualsiasi accusa. La donna, sposata e con figli, ha denunciato di essere stata continuamente molestata con sms, telefonate e altri atteggiamenti dal contenuto inequivocabilmente provocatorio e a sfondo sessuale.

Al rifiuto della donna, secondo l’ipotesi accusatoria, sarebbero seguiti degli ordini di servizio di carattere ritorsivo. Fra gli episodi contestati, in particolare ci sarebbe stato il suo rifiuto a concederle i benefici previsti dalla cosiddetta legge 104 ai quali avrebbe avuto diritto per l’assistenza di un familiare. “Mi provocava – ha raccontato la presunta vittima in aula – alludendo al fatto che mio marito non mi soddisfacesse sessualmente, ho denunciato i fatti alla Regione che mandò due ispettori. Cosa fecero? Mi minacciarono anziché aiutarmi”.


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